Il sindaco: «Sul cantiere verde l’opposizione dice falsità»
ORGOSOLO. Il sindaco replica alla minoranza sul cantiere verde. I rappresentanti dell’opposizione, riuniti attorno ai simboli di “Pro sa vidda” e “Orgosolo cambia”, avevano puntato il dito, qualche...
ORGOSOLO. Il sindaco replica alla minoranza sul cantiere verde. I rappresentanti dell’opposizione, riuniti attorno ai simboli di “Pro sa vidda” e “Orgosolo cambia”, avevano puntato il dito, qualche giorno fa, contro la presunta chiusura del cantiere verde di valorizzazione del patrimonio boschivo. Secondo Mario Rubanu, Boelle Buesca, Francesca Floris e Cecilia Mancone, i quarantasei operai, assunti attraverso un progetto occupazionale, perderebbero a fine mese il posto assegnato con contratto a termine, tornando a casa e facendo svanire come una bolla di sapone le promesse del primo cittadino. «Niente di più falso – rimarca Dionigi Deledda –. I consiglieri di minoranza dovrebbero avere maggiore contezza delle norme sul bilancio e degli interventi avviati dal municipio. Sull’argomento esistono, infatti, due problemi: il primo di natura prettamente tecnica e il secondo di natura burocratica. Il mese di agosto non è adatto per realizzare l’attività di piantumazione, pertanto, è necessario sospendere fino a settembre inoltrato. Inoltre, finora, la Regione, soggetta anch’essa al patto di stabilità, non ha liquidato nemmeno un euro a favore del municipio orgolese, che ha anticipato in toto le somme necessarie, caricandosi un esborso non certo da poco. Spiace dover constatare un atteggiamento retorico, ricco di concetti astratti e vuoti – prosegue il sindcao –. La solidarietà per quanto ci riguarda si dimostra con i fatti, con gli oltre cento posti di lavoro, dei quali ha beneficiato la comunità, con un milione e quattrocentomila euro di finanziamenti relativi, con risorse, che hanno dato respiro a tante famiglie. Quando abbiamo portato avanti concretamente ciascuno di questi risultati, forse, qualche consigliere di opposizione era sospeso dall’alto della sua mongolfiera e non è riuscito a vedere a terra», conclude Deledda.