Trenino verde, boom di richieste
Ma gli operatori chiedono un maggiore impegno della Regione
GAIRO TAQUISARA. In quest’ultima decina di giorni, il trenino verde, sulla tratta Arbatax-Mandas – quest’anno l’Arst ha ben pensato di suddividerla in due, con la creazione della Mandas-Gairo Taquisara e la Arbatax-Sadal – sta viaggiando con le due carrozze piene.
«Ma questo – spiega Fiorenza Loi, dell’Info point trenino verde di Arbatax e coordinatrice degli operatori turistici e dei servizi che lavorano con tale trenino – è normale in questo periodo. La stagione, purtroppo, è andata male a causa della mancanza di programmazione da parte della Regione e dell’Arst. Il trenino verde, che quest’anno ha iniziato le proprie corse lo scorso 13 giugno e andrà avanti fino al prossimo 13 settembre, necessita di ben altre attenzioni. Speriamo che, una volta terminata la stagione, chi di competenza decida di ragionare con attenzione su questo importante attrattore turistico».
Lo scorso 10 luglio, gli operatori turistici che lavorano con il trenino verde (agenzie, info point, ristoratori, guide ambientali e altri) per protestare contro la politica portata dall'Artst (ma anche dalla Regione) che pare volere fare morire il trenino verde, alla stazione di Lanusei “occuparono” in maniera simbolica il treno fino a Gairo Taquisara. Ai pochi passeggeri, consegnarono un documento, con la spiegazione delle ragioni a base della protesta. Gli operatori turistici contestano fortemente l'Arst per la mancanza di promozione rispetto al trenino verde, per avere "spaccato in due" la tratta Arbatax-Mandas, con la creazione del la Mandas-Gairo Taquisara e la Arbatax-Sadali, per la mancanza di investimenti e altro. (l.cu.)