La Nuova Sardegna

Nuoro

«Ti lascio una canzone»: i Gravity Sixty da Nuoro ai trionfi tv con Antonella Clerici

di Stefania Vatieri
I Gravity Sixty si esibiscono a «Ti lascio una canzone»
I Gravity Sixty si esibiscono a «Ti lascio una canzone»

I nuovi successi della band di giovani cresciuti alla scuola civica di musica. «Il nostro cuore esplode di gratitudine per tutti coloro che ci stanno sostenendo»

23 settembre 2015
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NUORO. Tutto è iniziato con un video, registrato a giugno in una sala della città. Ma per la band di teenager made in Nuoro, Gravity Sixty, quel videoclip si è rivelato l’inizio di un nuovo mondo, che li ha portati fino al celebre programma della Rai “Ti lascio una canzone” condotto da Antonella Clerici. E la sera di sabato 19, come vere star incontrastate sono stati proclamati i vincitori della puntata, valida per l’accesso alla finalissima.

Sulle note di “Il tempo di morire” di Lucio Battisti hanno vinto con il 68,41per cento di voti, un’enormità, contro il giovane e promettente Yuri D’Agostino che se l’è cavata con il 36,59 per cento di apprezzamenti. Così il chitarrista Michele Carta, 14 anni, il batterista Stefano Delussu, 13 anni, Paolino Fois alla chitarra ritmica, anche lui 13 anni, il giovane cantante Simone Puggioni, che di anni ne ha solo 12 anni, insieme al quattordicenne Mauro Tore al basso, e al veterano del gruppo il chitarrista Stefano Puggioni, di 16 anni, sono finiti nel mirino del Maestro e direttore artistico del programma Leonardo De Amicis, che dopo una prima selezione online e una successiva audizione dal vivo negli studi Rai della capitale, ha notato fin da subito il cosiddetto “fattore T”, T come talento, della giovane band nuorese.

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La vittoria di sabato è clamorosa e in controtendenza rispetto alle dinamiche del programma, che fino all’anno scorso non contemplava la presenza di band. L’altra notizia è che loro sono stati l’unico gruppo ad aver passato le selezioni nazionali.

«È stata un’emozione meravigliosa – raccontano i Gravity Sixty –. Arrivare da Nuoro a Roma e poi entrare negli studi della Rai è già di per se un’esperienza indimenticabile, se poi a questo aggiungiamo il fatto che abbiamo suonato in diretta di fronte a mezza Italia, dentro uno studio televisivo, il cuore esplode di gioia e gratitudine verso tutti quelli che ci hanno votato – aggiungono con un filo di emozione –. Ma il ringraziamento più grande è per i nostri maestri della scuola civica di musica Luca Deriu, Betty Uscidda e Franco Persico che grazie al loro prezioso supporto, dopo ore di prove e arrangiamenti ci hanno permesso di superare l’ultima fase delle selezioni».

Tanti tra loro vorrebbero diventare degli artisti di successo, ma la scommessa adesso è riuscire a coniugare musica e scuola: tre sono al primo anno del liceo classico, e Stefano, il più grande, ha appena iniziato il terzo anno allo scientifico, sono considerati bravi studenti.

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«La scuola viene prima di tutto, quello che conta adesso è tenere i piedi ben piantati a terra» rimarcano alcuni componenti della band. Il gruppo nasce circa un anno fa dall’unione di cinque giovanissimi nuoresi allievi della scuola civica di musica, che accomunati dalla grande passione per il rock decidono di fare musica insieme in una saletta. Il genere scelto fa tremare anche i muri, dal rock martellante, all’hard rock sulla scia delle grandi band che hanno segnato la musica del secolo scorso.

Dopo centinaia di ore spese in prove e arrangiamenti, il giovane quintetto rocker inizia a cavalcare l’onda in alcune manifestazioni locali, dove riscuotono un ottimo successo e l’apprezzamento del pubblico. Ma la svolta avviene al Sarule’s got talent, dove la band viene notata da Marco Vito, un componente della giuria, che gli propone di iscriversi alle selezioni del programma “Ti lascio una canzone”. Tutto quello che viene dopo è storia.

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