Lite tra bidelli per il bidone dell’umido
SILANUS. Chi poteva mai pensare che un bidone pieno di avanzi della mensa delle scuole primarie potesse fare gola a tanti? Invece è proprio quello che accadde nel novembre del 2012, quando due...
SILANUS. Chi poteva mai pensare che un bidone pieno di avanzi della mensa delle scuole primarie potesse fare gola a tanti? Invece è proprio quello che accadde nel novembre del 2012, quando due bidelli si contesero il secchio con l’umido, cibo evidentemente assai gradito ai maiali e di conseguenza ambito dai loro padroni. Così, in un locale della scuola accadde qualcosa di quanto meno insolito. I bidelli volevano quel bidone e, alla fine, l’avrebbe fatto proprio Pasqualino Arca che però avrebbe usato metodi non esattamente cortesi nel garantirsene il possesso.
Secondo il pubblico ministero Daniela Caddeo si sarebbe arrivati addirittura a commettere una rapina impropria. Ovviamente nessuno dei due aveva armi, ma la foga e la forza con cui Pasqulino Arca strappò il bidone a Angela Maria Cocco sarebbe stata eccessiva, tanto che questa finì al pronto soccorso da dove uscì con una prognosi di quindici giorni di cure: si era fatta male ad un braccio e non aveva certo voglia di sorvolare su quanto le era accaduto. Così il passo successivo fu quello di denunciare il collega che ora si trova a rispondere di un reato assai grave di fronte al giudice monocratico, Francesco Mameli, che pronuncerà la sentenza il 26 aprile. L’udienza di ieri è stata l’ultima dedicata alle audizioni dei testimoni, tra cui la vittima della presunta aggressione che ora è parte civile assistita dall’avvocato Giancristian Melis, mentre l’accusato è difeso dall’avvocato Giovanna Cossu. Tra tutti coloro che hanno deposto in aula, nessuno ha visto il momento dell’aggressione, ma tutti hanno raccontato di aver sentito delle urla che accompagnavano il diverbio per quel bidone dal contenuto così prezioso. (e.c.)