Gabriella Taras, dopo il premio l’impegno nel sociale
Riconoscimento alla Camera per la neolaureata di Posada «Provo a fare concorsi per poter lavorare nel mio campo»
POSADA. Ambito riconoscimento per una neolaureata originaria di La Caletta ma residente a Posada che l’altra mattina a Roma, nei locali di Montecitorio, è stata premiata per la migliore tesi di laurea dalla presidente della Camera Laura Boldrini. L’assegnazione del premio che tutti possono visionare sulla Web TV della camera dei deputati ha come protagonista Gabriella Taras che nel 2014, ha discusso all’università di Sassari la tesi magistrale titolata “Donne immigrate vittime della violenza” che ha avuto come relatori Vittorio Campus e Andrea Vargiu. Taras è stata premiata dalla presidente Boldrini e il suo lavoro è stato giudicato la migliore tesi di laurea magistrale sul tema del contrasto alla violenza sulle donne. Una tesi scelta fra le settanta in concorso per aver rispettato i parametri indicati dal comitato scientifico quali originalità, rigore metodologico e attinenza al tema. La notizia del premio arriva direttamente dall’Università di Sassari che in un comunicato spiega le motivazioni: «Molto apprezzata per la struttura ampia priva di semplificazioni ideologiche e per il livello di approfondimento con cui sono stati trattati differenti aspetti della tematica». Oltre al riconoscimento nel premio istituito dalla delegazione parlamentare dell’assemblea del consiglio d’Europa, presidenza della Camera e del consiglio dei Ministri, la dottoressa di La Caletta, si è aggiudicata anche la possibilità di svolgere un periodo di perfezionamento a Strasburgo. Gabriella, si è laureata a Sassari il 16 dicembre 2014 in servizio sociale e politiche sociali con 110 e lode. «Sono un’assistente sociale iscritta albo, ma purtroppo attualmente senza lavoro – dice – Sto provando vari concorsi per poter finalmente iniziare a lavorare nel mio campo. La tesi ha come tema la violenza contro le donne e in particolar modo viene analizzata la condizione delle immigrate vittime di violenza in Italia e nei loro paesi di origine, evidenziando la violazione dei loro diritti fondamentali, e alla libertà nella scelta matrimoniale con una ricerca e comparazione tra due centri antiviolenza, l’Aurora di Sassari e il Centro trama di terre di Imola per apprendere quali siano le modalità che gli operatori dell’antiviolenza utilizzano sul campo per aiutare le donne ad uscire dalla spirale della violenza».