Inceneritore, a febbraio il blocco
Macomer, vertice a Cagliari per discutere sulle conseguenze tecniche, ambientali e sindacali
MACOMER. Ancora un paio di settimane in marcia, forse anche meno, poi i forni dell’inceneritore di Tossilo si fermeranno per consentire lo smantellamento delle due linee e realizzarne una nuova che dovrà sostituirle. Entro metà febbraio l’impianto sarà spento, ma nel frattempo sarà necessario risolvere in tempi brevissimi i problemi che ne derivano.
L’incontro con Spano. Di quelli tecnici si è discusso ieri a Cagliari nel corso di un incontro convocato dall’assessore regionale all’Ambiente, Donatella Spano, al quale sono intervenuti i sindaci Antonio Succu di Macomer, Luigi Morittu di Silanus e Francesco Manconi di Bolotana in rappresentanza dell’Unione dei Comuni della quale Succu è anche presidente, l’amministratore della Tossilo Giovanni Demontis col direttore dell’impianto Gino Del Piano, il commissario del Consorzio industriale di Macomer, Roberto Pisu, al quale appartiene la quasi totalità delle quote della Tossilo, e il direttore Mario Rubattu.
Il piano della Tossilo. Nel corso dell’incontro si è parlato del piano della società Tossilo per affrontare la transizione dal vecchio al nuovo impianto che richiederà circa tre anni. Oltre ai tempi per i lavori, nella fase di avvio sarà necessario formare il personale, dato che cambia la tecnologia di incenerimento che passa dal sistema a letto fluido al sistema a griglia. Il fermo impianto comporta problemi di ordine ambientale, economico e sindacale.
Rifiuti in discarica. Quello ambientale nasce dal fatto che per tre anni non ci sarà incenerimento, ma i rifiuti andranno comunque smaltiti. Poiché non si possono lasciare nei comuni che conferiscono, si pone l’esigenza di una soluzuione. L’assessore Spano ha confermato la disponibilità di una discarica controllata nella quale finirà per tutto il tempo dei lavori il rifiuto secco indifferenziato non riciclabile dal quale non si potranno recuperare altre materie prime. Ciò significa che prima di conferirlo in discarica si interverrà con una ulteriore selezione per ridurne la quantità e recuperare tutto ciò che è possibile. Il problema riguarda 75 comuni di cui 52 della provincia di Nuoro e 23 dell’Ogliastra, dove il servizio continuerà in modo regolare. Gli stessi continueranno a conferire a Tossilo.
Diminuisce la tariffa. C’è poi l’aspetto economico dei costi di conferimento in discarica, soluzione che per i comuni sarà più vantaggiosa in termini di costi. Spenderanno infatti poco più di 170 euro a tonnellata contro gli attuali 199 euro. Il nuovo impianto dovrebbe ridurre i costi e quindi anche le tariffe. Trattandosi di una linea nuova, non saranno richiesti interventi continui per mantenere i livelli di efficienza necessari per garantirne il funzionamento in sicurezza (emissioni comprese). Diminuiranno i costi e sarà possibile recuperare più energia.
Un incontro tecnico. Quello di ieri era un incontro tecnico, ma per certi aspetti anche politico per la presenza dei sindaci. I quali hanno chiesto garanzie per i lavoratori. L’azienda ha assicurato che non ci saranno licenziamenti. L’Unione dei comuni e i vertici della Tossilo hanno chiesto un incontro a breve con l’assessorato al Lavoro e i sindacati per definire garanzie per i lavoratori.