La Nuova Sardegna

Nuoro

Omicidio Gungui, Mesina sempre più nei guai

Omicidio Gungui, Mesina sempre più nei guai

Per l'ex bandito, detenuto a Badu 'e Carros, l'aggravante della premeditazione per il delitto compiuto a Mamoiada nel 1974. Grazianeddu incastrato da un'intercettazione telefonica

09 febbraio 2016
1 MINUTI DI LETTURA





NUORO. Guai sempre più grossi per l'ex "primula rossa" del Supramonte, Graziano Mesina, per il delitto di Santino Gungui, assassinato a fucilate nel 1974 a Mamoiada. Durante l'udienza davanti al gup del tribunale di Nuoro, Claudio Cozzella, il pubblico ministero Giorgio Bocciarelli ha chiesto che all'ergastolano di Orgosolo venga contestata anche l'aggravante della premeditazione. L'udienza è stata aggiornata all'8 marzo su istanza dei legali di Mesina, gli avvocati Maria Luisa Vernier e Beatrice Goddi, che hanno chiesto più tempo per studiare nei dettagli le carte processuali, compresi gli ultimi elementi che hanno portato alla contestazione dell'aggravante.

Graziano Mesina si è presentato in aula scortato dagli agenti del carcere di Badu 'e Carros, dove è detenuto. L'ex bandito è finito nei guai a causa di un'intercettazione telefonica nell'ambito dell'inchiesta dei carabinieri per associazione a delinquere, traffico di stupefacenti e altri reati. Il delitto di Santino Gungui era stato commesso nella notte tra il 24 e il dicembre 1974 a Maoiada e all'epoca Grazianeddu era in carcere ma secondo l'accusa sarebbe stato lui a commissionare l'omicidio per punire Gungui del fatto di essersi tenuto dei soldi che avrebbe invece dovuto consegnare a uomini di fiducia dell'ex primula rossa del Supramonte.

Incarichi vacanti

Sanità nel baratro: nell’isola mancano 544 medici di famiglia

di Claudio Zoccheddu
Le nostre iniziative