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Per il Supramonte ora si attende il piano di gestione

ORGOSOLO. Ora per Su Sercone manca solo un piano di gestione che preveda soprattutto la tutela del vero tesoro del Supramonte: l’unicità e la ricchezza di flora, fauna e cultura pastorale, gli...

22 marzo 2016
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ORGOSOLO. Ora per Su Sercone manca solo un piano di gestione che preveda soprattutto la tutela del vero tesoro del Supramonte: l’unicità e la ricchezza di flora, fauna e cultura pastorale, gli spettacolari panorami, l’isolamento che ha sinora permesso di conservare aspetti naturalistici, archeologici e culturali unici in Sardegna. «Usando un concetto spesso abusato – fanno sapere dall’ente foreste – sarà la “wilderness” il vero attrattore turistico di questi territori, il vantaggio competitivo su cui puntare». Riguardo alla fruizione si sottolinea poi che «solo un utilizzo sostenibile ed una pianificazione degli accessi particolarmente attenta alla sicurezza e tale da non generare un carico antropico eccessivo potrà trasformare la ricchezza ambientale in un circolo economico virtuoso, anche attraverso lo sviluppo di servizi per il turismo attivo».

Sarà importante prevedere anche un piano di manutenzione dei tracciati e una adeguata campagna di comunicazione verso i portatori di interesse interni (locali) ed esterni, come gli operatori e i fruitori del comparto del turismo attivo, insieme con una gestione coordinata della rete escursionistica». (n.m.)

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