La Nuova Sardegna

Nuoro

Urzulei, scoperta una grotta lunga 70 chilometri: è record italiano

Una foto della Federazione speleologica sarda (foto Pierpaolo Dore)
Una foto della Federazione speleologica sarda (foto Pierpaolo Dore)

Gli speleosub hanno trovato un sistema di gallerie che unisce la grotta di Su Molente a Su Palu, Monte Logos e Bue Marino

07 giugno 2016
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URZULEI. C'è un passaggio subacqueo che porta alla grotta di Su Molente. Ed è il varco che vale il record. C'è un sistema carsico unico che unisce la cavità a Su Palu, Monte Logos e Bue Marino, ed è lungo ben 70 chilometri, il più esteso d' Italia. Lo riferisce la Federazione speleologica sarda a pochi giorni dalla storica scoperta che vale il primato nazionale. Una tappa importante per la ricostruzione dell'intricata mappa di cunicoli era stata la scoperta della grotta di Su Molente, nel 2007. Ma mancava un tassello, il passaggio di congiunzione.

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Ora, grazie alla esplorazione del 3 giugno, il grande sistema carsico della Codula di Luna (che comprende le grotte di Su Palu e Monte Longos per un totale di circa 44 chilometri) è stato unito alla grotta di Su Molente e di conseguenza anche alla grotta del Bue Marino. Giovedì mattina i quattro speleosub hanno lasciato il campo base di Teletottes in direzione dell'ingresso di Sa Rutta de Monte Longos, coadiuvati da cinque speleo di supporto. C'è stato qualche piccolo inconveniente tecnico con uno degli esploratori che, per motivi di sicurezza, è tornato indietro.

Gli altri tre sono quindi andati avanti in autonomia percorrendo lunghi ed impegnativi tratti aerei e ulteriori sifoni in immersione prima di fermarsi al campo avanzato per riposare e rifocillarsi. Il giorno dopo la squadra ha continuato nella progressione di avvicinamento per raggiungere il precedente limite (risaliva all'ormai lontano 2003) superando ancora due sifoni (il quarto ed il quinto) e «bypassandone» un altro, grazie ad un passaggio alto, superato con un salto in corda di 8 metri. Qui si sono trovati finalmente davanti al sifone ancora inesplorato, un breve tratto allagato, profondo 2 metri e lungo una decina.

Poi, dopo un tratto a piedi di circa 60 metri si sono trovati di fronte un piccolo lago, molto profondo. Era, in realtà, una galleria sommersa. A una profondità di 26 metri gli esploratori hanno infatti ritrovato le tracce del passaggio lasciate dagli speleo sub della Repubblica Ceca pochi anni fa. Il segno che il cerchio era chiuso. Sabato gli speleosub sono finalmente riemersi dal primo sifone telefonando al campo base esterno e dando la notizia dell'avvenuta congiunzione, accolta con applausi e urla di gioia dagli oltre 60 speleologi accorsi al campo esterno di Teletottes, nel comune di Urzulei.

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