La Nuova Sardegna

Nuoro

Confartigianato: i giovani puntino sui lavori manuali

di Francesco Cabras
Confartigianato: i giovani puntino sui lavori manuali

«Sono i più esposti alla crisi. L’unica alternativa sono i mestieri artigianali» L’associazione ha incontrato nei giorni scorsi i maturandi dell’istituto Ciusa

08 giugno 2016
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NUORO. Se da un lato il comparto artigianale è ancora in forte sofferenza, dall’altro rappresenta comunque uno dei pochi sbocchi lavorativi che attualmente offre prospettive e opportunità, soprattutto ai giovani. Di questo è convinta Confartigianato Nuoro-Ogliastra, che scommette sul futuro del settore e ne promuove le potenzialità tra i ragazzi delle scuole superiori, come durante l’incontro tenuto nei giorni scorsi in città con i maturandi dell’istituto superiore “Francesco Ciusa”. Il segretario provinciale di Confartigianato Pietro Mazzette, e la direttrice dell’ente di formazione Artigianservice-Oristano, Angela Secci, hanno illustrato loro le opportunità di creare una impresa nel Nuorese e il valore che riveste un’adeguata formazione professionale. Pietro Mazzette ha invece spiegato l’importanza delle attività artigianali nel contrasto allo spopolamento, soprattutto nei piccoli centri della provincia. «L’artigianato – ha poi sottolineato il segretario – è uno dei pochi settori che non risente in maniera decisiva dell’avvento di internet, perché la manualità e il contatto umano sono insostituibili». Ciò di cui risente è però la tassazione giudicata eccessiva e la concorrenza sleale, ossia abusivismo e lavoro nero, che nell’isola, secondo i dati dell’associazione, sono piaghe che danneggiano oltre 24mila imprese regolari, circa il 66 per cento di quelle totali. Per contrastare il fenomeno, l’associazione di categoria ha recentemente lanciato la campagna Tutelami, istituendo una mail attraverso cui, in maniera anonima, si possono segnalare situazioni di illegalità. «Nel giro di poco tempo – ha detto Mazzette – ci sono arrivate centinaia di mail, alcune con tanto di foto delle attività irregolari». Ed è anche per prevenire l’abusivismo che Confartigianato informa i giovani sulla possibilità di ottenere supporto nell’avvio e nello sviluppo di nuove imprese. «I ragazzi che dopo il diploma non intendono intraprendere gli studi universitari – ha affermato Angela Secci – sappiano che hanno tante alternative nel mondo dell’artigianato». Tra queste, ha spiegato la responsabile dell’ente di formazione di Confartigianato, c’è la professione di parrucchiere, che al contrario di quanto si pensi, non è inflazionata. Come ha spiegato anche Stefano Tiana, direttore della FashionHair di Oristano, società che distribuisce in esclusiva in Sardegna, i prodotti della multinazionale Schwarzkopf, tra i leader mondiali dei prodotti professionali per capelli, e che in partnership con Confartigianato organizza corsi di formazione per acconciatori. «Di recente – ha detto Tiana – abbiamo finanziato una start up nel piccolo paese di Austis, dove una giovane ha aperto un salone che sta riscuotendo un notevole successo».

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