La Nuova Sardegna

OROTELLI. Lui, in cuor suo, non aveva mai dubitato. Neppure nei momenti più difficili di una campagna elettorale lunga e snervante. Già turbata, prima di partire, dall'attentato che, a due mesi dal voto, mandò fuoco la sua auto e quella della figlia. «Ero sicuro – dice ora, finalmente disteso dopo il risultato elettorale – che alla lunga la gente avrebbe premiato il nostro lavoro». Nannino Marteddu, rieletto sindaco di Orotelli per la terza volta consecutiva, si gode il successo. Ma senza eccessivi clamori. Tutto conforme al suo personaggio, schivo e poco avvezzo alle luci della ribalta. «Sono convinto – sottolinea – che lavorare con umiltà e onestà a servizio dei cittadini sia il metodo migliore per amministrare bene».

Una ricetta che, a quanto pare, ha dato i sui frutti. I risultati parlano chiaro. La sua lista “Continuità e progresso” ha ottenuto 784 voti, 302 voti in più di quella della sfidante, “Obiettivo comune”, guidata da Luisa Carta, che di voti ne ha ottenuti 482. Il 62 per cento contro il 38 per cento su 1.315 votanti. Se non è un plebiscito poco ci manca. Ma non c'è tempo per cullarsi sugli allori.

«Dobbiamo metterci subito a lavorare – dice Nannino Marteddu – per continuare a mandare avanti i progetti e le iniziative che abbiamo in corso».

Il primo appuntamento è quello della nomina della nuova giunta. La giunta numero tre del Marteddu terzo. Il consiglio comunale sarà probabilmente convocato la settimana prossima per l'insediamento ufficiale, la convalida degli eletti e il giuramento del sindaco. Una liturgia che ormai Nannino Marteddu, che siede sui banchi del consiglio comunale da 28 anni, dieci dei quali da vice sindaco e altrettanti da sindaco con in tasca il lasciapassare per il terzo mandato, conosce a memoria. Stavolta, però, sui banchi del consiglio comunale, a differenza del precedente, subito dalla lista sconfitta. Che ha affidato a facebook il messaggio agli elettori. «Nonostante la sconfitta elettorale – scrive “Obiettivo comune” – a Orotelli si è ristabilito un principio democratico basato sul confronto tra una maggioranza che amministra e un’opposizione che controlla». Acquisito questo dato, la minoranza lancia le linee del suo progetto-missione.

«Il nostro – si legge nel post – è solo l’inizio di un lungo processo il cui fine ultimo è quello di aprire le menti degli orotellesi ancora succubi dei vecchi sistemi e delle logiche di potere. Consapevole delle difficoltà, il nostro movimento si aprirà a chi, tra gli orotellesi, non sente la sudditanza nei confronti della vecchia classe dirigente e a chi ha a cuore le sorti del proprio paese». La lista sconfitta rivolge, infine, un ringraziamento sincero agli elettori con la promessa di “un impegno fattivo verso la crescita di Orotelli”.