La Nuova Sardegna

Nuoro

Barbagia Flores, nuova perizia sul revolver di Ladu

di Valeria Gianoglio
Barbagia Flores, nuova perizia sul revolver di Ladu

L’esperto Benedetti dovrà stabilire se è la pistola del delitto Comparazione con i frammenti vicino al corpo di Giamattei

18 giugno 2016
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CAGLIARI. Il destino di una parte del processo di secondo grado per gli omicidi legati al caso Barbagia Flores sarà affidato da adesso in poi a una nuova perizia balistica. Ieri mattina la corte d’assise d’appello di Cagliari, presieduta da Grazia Corradini, l’ha affidata all’esperto bresciano Pietro Benedetti, responsabile del laboratorio balistico del “banco nazionale di prova delle armi da fuoco portatili in quiescenza”. Si tratta di uno dei massimi esperti italiani di balistica.

Toccherà a Benedetti, dunque, su preciso incarico dei giudici, accertare una volta per tutte se i frammenti di proiettili che erano stati recuperati dai carabinieri sul luogo dell’omicidio del cacciatore beneventano, Francesco Giamattei, siano stati esplosi dal revolver 357 Magnum marca Zastava che era stato trovato all’allora latitante di Arzana, Marcello Ladu, quando era stato arrestato dalla polizia a Nuoro.

Secondo i primi accertamenti fatti dai carabinieri del Ris non c’era alcun dubbio: la pistola trovata addosso a Ladu era la stessa che aveva sparato sul luogo del delitto Giamattei, ucciso il 30 settembre del 2001 durante una battuta di caccia nelle campagne di Villagrande Strisaili. E per questo motivo, l’ex latitante ogliastrino era stato in seguito rinviato a giudizio come presunto killer del cacciatore beneventano. Ed era finito a processo insieme agli altri imputati rinviati a giudizio invece per l’omicidio dell’imprenditrice e titolare dell’azienda Barbagia Flores, Rosanna Fiori.

L’omicidio Giamattei, infatti, secondo la Procura era legato a filo doppio all’omicidio di Rosanna Fiori perché il primo, stando alla tesi accusatoria, era nato in realtà con lo scopo di rapinare un fucile che poi, pochi giorni dopo, sarebbe dovuto servire per uccidere la titolare della Barbagia Flores. Nonostante gli accertamenti fatti dai carabinieri e una consulenza disposta dal pubblico ministero in primo grado che avevano accertato l’assoluta compatibilità tra i frammenti di proiettile trovati sul luogo dell’omicidio e la pistola trovata addosso a Ladu, al processo di primo grado Ladu era stato assolto. Il suo avvocato, Paolo Pilia, proprio alla fine del processo, aveva rilevato come nel fascicolo del dibattimento non fosse mai stato allegato il frammento di proiettile recuperato sul luogo del delitto Giamattei. Ma non bastava: il perito della corte d’assise aveva concluso la sua analisi dicendo che non poteva stabilire con certezza se c’era compatibilità tra il revolver di Ladu e i frammenti del delitto Giamattei. Per questo motivo la corte d’assise d’appello di Cagliari ha deciso di affidare una nuova perizia e l’ha affidata all’esperto Pietro Benedetti. Le sue prove di sparo cominceranno a Brescia il 4 luglio e si concluderanno entro il 16 settembre. I familiari di Giamattei si sono costituiti parte civile e sono rappresentati dall’avvocato Paolo Demuro.

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