La Nuova Sardegna

Nuoro

Restrizioni idriche, è polemica

di Nino Muggianu
Restrizioni idriche, è polemica

Consorzio di bonifica sotto accusa da parte degli agricoltori consorziati: l’acqua è poca e sporca

30 luglio 2016
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di Nino Muggianu

OROSEI

Restrizioni ingiustificate e fanghiglia al posto dell’acqua irrigua, i consorziati della Bassa Baronia protestano, denunciano l’operato del Consorzio di Bonifica della Sardegna Centrale e se la prendono col presidente Guiso. Secondo questi il Consorzio , nel pieno della stagione irrigua avrebbe deciso di applicare restrizioni idriche e turnazioni, con la conseguente perdita, da parte degli agricoltori, delle produzioni ortive e frutticole. Infatti, a detta di vari consorziati, nonché coltivatori diretti della bassa ed alta Baronia, l’ordinanza di restrizione adottata dal presidente del Consorzio Ambrogio Guiso sta assumendo una portata preoccupante, con il serio rischio di vanificare il lavoro svolto dagli agricoltori durante tutto l’anno.

Consumi elevati. Tutto questo nonostante si venga a scoprire che il livello della diga di “Pedra e Othoni” sembra sufficiente ad alimentare il comprensorio irriguo fino alla fine della stagione irrigua. Ma dove sta il nodo della questione? Il personale consortile interpellato, è restio a dare informazioni ma indica la causa delle restrizioni e della penuria negli “elevati picchi di consumo che non consentono il riempimento delle vasche di Galtelli, S. Martino e Orosei”.

Un consorziato di Irgoli, Franco Floris , denuncia però che “ammesso pure che la causa consista negli elevati picchi di consumo, mi domando: la regolazione delle portate nelle condotte dell’impianto a valle delle vasche, non passa tra gli impegni del personale consortile? Il controllo dei terreni irrigui, delle superfici, dei sistemi e degli orari di irrigazione, non fanno parte della attività lavorative?”. Gli fa eco Antonio Loi di Orosei al quale “non risulta che ci sia un aumento di nuove superfici irrigate e quindi, un aumento dei consumi. Piuttosto, come ho più volte alla direzione del Consorzio e a molti consiglieri, si riscontrano gravi problemi legati alla qualità e alla pressione dell’ acqua di irrigazione costringendo ad adottare sistemi irrigui a pioggia sulle colture ortivo con conseguenti ripercussioni dal punto di vista qualitativo e fitosanitario delle produzioni”.

Vivai in crisi. Parla anche il consigliere di Galtellì Antonio Fronteddu,conduttore di un’azienda florovivaistica che ricorda, “L’acqua proveniente dalla diga di Pedra e Othoni ha infatti raggiunto un tale livello di torbidità da creare seri ed evidenti danni alle attrezzature e agli impianti, con conseguenze dirette sulla produzione agricola”. Infatti pare che in questi giorni il personale del consorzio abbia pulito la vasca di sollevamento di Orosei, forse per eliminare ed attenuare questi problemi. “Queste restrizioni sono un vero ostacolo per lo sviluppo dell’ agricoltura, dice il consigliere Stefano Ferranti - alla stessa stregua di eventi meteorici estremi. Spieghino i motivi che li ha indotti a decidere di attivare restrizioni idriche in piena estate nonostante la diga piena”.

“Purtroppo – dice il consigliere Michele Ruiu – abbiamo un presidente del Consorzio totalmente appiattito sulle azioni della struttura, senza un minimo di capacità decisionale e di coinvolgimento serio di tutto il consiglio dei delegati per una corretta azione di governo di questo ente nell’interesse esclusivo dei consorziati. Quando siamo stati eletti aveva promesso una rivoluzione dell’Ente a favore di una riduzione del canone irriguo nell’interesse dei consorziati, invece continua a riempire il consorzio di spese inutili, oltre 500.000 euro tra spese legali e manutenzione delle macchine, di contenziosi e cause con molte le imprese, molte delle quali perse”.

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