La Nuova Sardegna

Nuoro

«Un accanimento inspiegabile»

«Un accanimento inspiegabile»

Tortolì, parla la badante rimasta vittima di due attentati incendiari consecutivi

02 agosto 2016
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Nella nottata tra domenica 24 e lunedì 25 luglio, intorno alle 2, hanno appiccato le fiamme alla porta-vetrata della cucina e al portone d'ingresso di casa mentre era a letto, al piano superiore, con le sue figlie di 14 e 19 anni. E tutte e tre hanno rischiato di morire soffocate dal fumo e di non poter uscire di casa, visto che l’unica via di fuga era quella in fiamme. Devono la vita a un vicino che è tempestivamente intervenuto con un estintore. Ma dieci giorni prima le avevano dato fuoco alla Seat Ibiza che ha in uso da diverso tempo. Rosina Ghironi, 56 anni, di Baunei, badante, da tanti anni a Tortolì, ha paura. «Non riesco proprio a capire – afferma la donna – perché ce l'abbiano con me. Non penso di avere fatto qualcosa di grave per registrare tanto “accanimento” nei miei confronti. Ho fiducia nell'operato dei carabinieri che stanno eseguendo le indagini. Ma chi ha messo in atto i due incendi dolosi (nell'ultimo ho rischiato veramente tanto insieme alle mie due figlie) pare avere l'obiettivo di annullarmi totalmente. In primis, vista la situazione, è oltremodo difficile che qualcuno mi affitti una casa». Rosina Ghironi ringrazia i proprietari dell'abitazione di via sindaco Contu (zona Villaggio Cartiera) in cui è stato appiccato l'ultimo incendio: «Sono persone stupende. Ma ora devono compiere interventi nella parte frontale della casa attaccata dalle fiamme. Tutto questo grazie a qualcuno che continua ad accanirsi contro me. E senza motivo». (l.cu.)

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