Atzara, distrutto il rosone della chiesetta
Raid vandalico nel santuario di Santa Maria de Susu. Il sindaco: «Il paese non merita una simile offesa»
ATZARA. Un tiro al bersaglio verso una delle storiche chiesette del paese. Così, un poco per noia e per gioco. Ma con una sana carica di irresponsabilità che ha recato diversi danni alla chiesetta di Santa Maria de Susu, e fatto infuriare la comunità atzarese. «Abbiamo saputo – dice il sindaco Alessandro Corona – che alcuni vandali hanno danneggiato la chiesetta di santa Maria de Susu. La chiesa campestre è un patrimonio storico della nostra comunità e anche ideale punto di socialità collettiva, poiché per tradizione, a settembre, è il naturale punto di ritrovo dei cittadini. Un gesto fuori da ogni logica e di una alta inciviltà che, oltre ad aver colpito uno dei simboli del nostro paese, squalifica in maniera assoluta chi lo ha commesso». Il sindaco ha deciso di presentare una denuncia alla locale caserma, affinché vengano subito avviate le indagini. I danni sono ancora in corso di quantificazione: oltre al vetro del rosone ci sono stati altri danni che devono essere quantificati. Di certo c'è soltanto che chi ha commesso il gesto ha usato sassi pesanti. Fatto che fa escludere l'opera di persone di fisico gracile o immaturo. Il sindaco nel frattempo ha deciso di scrivere due righe anche ai vandali. «Presumo che gli inetti che hanno compiuto questo gesto infame – stigmatizza Alessandro Corona – saranno pure tra noi, a settembre, nel tradizionale spuntino organizzato dal comitato, così senza pudore e vergogna. Purtroppo non abbiamo grandi strumenti per scovare questi soggetti. Possiamo appellarci a chi ha visto o sentito qualcosa, perché è anche ora di trovare il coraggio di denunciare questi fatti. Per il resto, procederò a denunciare alle forze dell'ordine il fatto. Atzara non merita questo tipo di offese tanto meno la nostra chiesa e la devozione dei religiosi del paese, che la onorano al meglio da sempre». (g.m.)