«Diga incompleta, intervenga l’Autorità anticorruzione»
SINISCOLA. L’emergenza idrica determinata dalla penuria d’acqua nella diga Maccheronis continua a tenere banco in Baronia con l’ex sindaco di Siniscola Rocco Celentano che a nome del Psi e dei...
SINISCOLA. L’emergenza idrica determinata dalla penuria d’acqua nella diga Maccheronis continua a tenere banco in Baronia con l’ex sindaco di Siniscola Rocco Celentano che a nome del Psi e dei partiti di centrosinistra chiede urgenti interventi, sia da parte della Regione che della Protezione civile e del ministero delle Infrastrutture, per intervenire sull’immobilismo del Consorzio di bonifica responsabile a suo dire del mancato completamento del rialzo della diga e della cattiva gestione dell’acqua. «Si richiedono azioni risolute nei confronti degli enti preposti al governo dell’acqua e anche dell’autorità nazionale anticorruzione per rimuovere una situazione di grave immobilismo. È necessario assumere una forte iniziativa territoriale, finalizzata in primis alla convocazione di una conferenza di servizio nell’immediato di tutti i soggetti interessati, al fine di superare ogni criticità per il riavvio dei lavori di completamento della diga. Se non sarà sufficiente occorre prevedere anche una mobilitazione generale per il diritto all’acqua. In caso contrario, si rischia di avere sul territorio non solo un’opera incompiuta, ma anche una minaccia costante per le popolazioni».
«L’invaso sul Rio Posada – continua Celentano – rappresenta l’unica certezza di salvaguardare l’economia dei comuni costieri. È evidente che la condizione attuale dell’invaso non garantisce nulla di tutto questo. Nella diga, infatti, sono rimasti solo 4 milioni di mc. di acqua melmosa da destinare dal primo settembre solo per uso umano. Con queste misure le imprese agricole saranno messe in ginocchio. Non si può subire questa situazione di continua emergenza idrica. È sufficiente che il distretto idrografico della Sardegna ridisegni per Siniscola un nuovo schema idrico che tenga conto non solo della diga, i cui limiti in caso di siccità sono sotto gli occhi di tutti, ma anche delle fonti alternative di utilizzo dell’acqua sorgiva del Montalbo per uso umano». Celentano se la prende infine con il sindaco Farris, che nulla di concreto farebbe per denunciare il grave problema. (s.s.)