La Nuova Sardegna

Nuoro

Desulo, esplode la protesta per una classe a rischio

di Giovanni Melis
Desulo, esplode la protesta per una classe a rischio

All’Istituto alberghiero la prima con 14 alunni potrebbe essere tagliata Il sindaco Gigi Littarru: «Attendiamo chiarimenti dalla direzione scolastica»

28 settembre 2016
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DESULO. Nessuna soluzione in vista per l'agrario di Sorgono, minacciato dalla chiusura del convitto che rischia di far allontanare diversi studenti. A Desulo invece la paradossale situazione dell'istituto professionale alberghiero, dove la prima classe è a rischio iscrizione in quanto composta di soli 14 elementi. Nessuna deroga è infatti arrivata per la scuola desulese, che dopo anni di lotte, rischia di dover chiudere i battenti: rimarrebbero infatti le sole classi dalla seconda alla quinta che, giunti al termine degli studi, porterebbero alla chiusura di una scuola nata per formare la futura classe degli operatori turistici del territorio.

Il progetto di convitto al professionale era naufragato tra le pieghe dei mutamenti di decisioni politiche. E così una scuola che vanta strumentazione all'avanguardia, potrebbe dire addio al paese di Montanaru che si ritroverebbe privato del suo istituto formativo. «Stiamo assistendo all'ennesima situazione problematica – dice il sindaco Gigi Littarru – e attendo chiarimenti dalla direzione scolastica regionale. Spiace perché un presidio importante per il territorio dovrà inevitabilmente chiudere i battenti. Con buona pace dei sogni di coloro che intendevano formarsi in montagna». Sul fronte scuola agraria di Sorgono proseguono le proteste degli studenti e degli amministratori.

Gli studenti dell’Ipsaar hanno evidenziato una autentica mappa dei disagi creati dalla chiusura del convitto che porterà «l’impossibilità per gli studenti fuori sede di frequentare il corso di studi prescelto in quanto la scuola non è facilmente raggiungibile con i mezzi pubblici e questo potrebbe rappresentare una limitazione del diritto allo studio in quanto interromperebbero la continuità del loro corso scolastico. Non resterebbero neppure studenti convittori del territorio che per limitare i disagi del trasporto durante i mesi invernali legati avevano deciso di rimanere in convitto. Altra conseguenza sarà la riduzione notevole delle attività extracurricolari e di approfondimento in orario pomeridiano e serale, anche per gli studenti diversamente abili convittori, nello sperimentare forme reali di integrazione e supporto da parte degli istitutori nello studio. Forse qualcosa di smuoverà nei prossimi giorni. Il sindaco Giovanni Arru attende segnali dalla regione in merito.

«Molto critico il sindaco di Atzara Alessandro Corona, secondo cui – stiamo assistendo ad una progressiva depredazione del territorio. Posso solo dire di essere vicino agli studenti, alle popolazioni e agli amministratori in questa battaglia che ormai è divenuta di civiltà».

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