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L’Apan: «Ai giovani i capannoni di Ottana»
L’associazione delle piccole e medie imprese lancia la proposta: «Sfruttiamo i fondi per l’agricoltura»
NUORO. Una ventina di capannoni industriali abbandonati, da un lato, che secondo l’Apan potrebbero essere riutilizzati o ceduti a un prezzo simbolico ai giovani aspiranti imprenditori agricoli Ben 815 disoccupati dall’altro: corrispondono al 51,3 per cento della popolazione di Ottana in età lavorativa. E nel mezzo, un milione e 308mila euro di fondi comunitari, statali e regionali che attendono di essere distribuiti tra i giovani agricoltori. Il 20 ottobre scadono i termini per presentare le domande alla Regione.
Dopo aver scartabellato tra numeri, documenti e statistiche, l’Apan Sardegna, l’associazione che tutela le piccole e medie imprese dell’isola, lancia con forza una proposta che sa tanto di riscatto per un’intera area: assegnare ai giovani aspiranti imprenditori agricoli del Nuorese quella sterminata distesa di strutture che un tempo ospitavano le fabbriche del sogno industriale di Ottana. Ebbene, dice il direttore dell’associazione che ha sede a Nuoro, Gianfranco Seddone, se da un lato, in alcune zone limitrofe le fabbriche di Ottana un tempo in attività hanno prodotto un inquinamento diffuso e devastante, dall’altro, tuttavia, «secondo i dati dell’Arpas i terreni di Ottana, a differenza di quelli intorno, sono in condizioni buone e potrebbero accogliere di nuovo il lavoro degli agricoltori e dei pastori».
Ma è in particolare sui capannoni abbandonati che si concentrano l’attenzione e la proposta di Gianfranco Seddone. «I capannoni esistenti e abbandonati da tempo – dice, infatti – potrebbero essere riutilizzati e assegnati ai giovani che intendono fare impresa con nuove attività. In questo modo si rilancerebbero anche i siti di Noragugume, Sedilo e Bolotana. Per farlo, però, occorrerebbe un coordinamento dei giovani da parte della Regione che potrebbe organizzare appositi corsi di formazione professionale».
Assegnare i capannoni abbandonati ai giovani, aggiunge Seddone, risolverebbe un problema che riguarda da tempo non solo Ottana ma più in generale tutto il Nuorese: percentuali preoccupanti di disoccupazione giovanile. «La disoccupazione e la crisi – spiega, infatti, il direttore dell’Apan Sardegna – potrebbero ricevere una scossa decisa con il ritorno di tanti giovani all’agricoltura e alla pastorizia».
Secondo i dati raccolti dal centro studi dell’Apan a Ottana dei 1588 residenti in età lavorativa (dai 15 ai 64 anni) ci sono 395 uomini disoccupati e 420 donne, con una percentuale del 51,3 per cento. A Bolotana, un comune limitrofo, dei 1632 abitanti in età lavorativa, risultano senza lavoro, 797 persone, con una percentuale complessiva del 48,8. «L’Unione europea – spiega Gianfranco Seddone – ha dato corso a un bando a esclusiva disposizione per la Sardegna e sarebbe inopportuno poter perdere questa possibilità occupazionale: c’è tempo sino al 20 ottobre per fare le domande. A disposizione per la Sardegna un milione e mezzo di euro. Ma per i giovani entro i 40 anni, c’è anche un contributo a fondo perduto di 35mila euro».