La Nuova Sardegna

Nuoro

Nuoro, niente mensa per i bimbi vegetariani: non sono previsti menù alternativi

di Gianna Zazzara
Nuoro, niente mensa per i bimbi vegetariani: non sono previsti menù alternativi

L’episodio nella scuola d’infanzia di Sant’Onofrio. Le diete devono essere certificate dall’Asl, ma i medici sono in malattia

14 ottobre 2016
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NUORO. Niente menu vegetariani e vegani nella mensa della scuola dell’infanzia di Sant’Onofrio, a pochi passi dal Museo del costume. Fino all’anno scorso era sufficiente una dichiarazione del pediatra che ammetteva di essere stato informato dalla famiglia sulla particolare dieta adottata dal bambino. Era lo stesso pediatra a fornire il menù vegetariano e vegano da consegnare alla mensa. Da quest’anno, invece, le cose sono diventate più complicate. Il menù, o meglio, nel linguaggio burocratico “il piano dell’apporto nutrizionale”, deve essere certificato dalla Asl. Il problema è che i due nutrizionisti della Asl di Nuoro che si occupano delle mense sono entrambi in malattia e, quindi, nessuno può certificare le diete. Il risultato è che i bimbi vegani non possono mangiare alla mensa, mentre i vegetariani devono limitarsi al primo, saltando il secondo.

«In questo modo si emargino non solo i bambini ma anche i genitori che hanno scelto un menù alternativo, spesso per motivi etico-religiosi – denuncia Carmen Zanol, la mamma di un bambino di 5 anni – Mio figlio , quando arriva il secondo, è costretto a guardare gli altri compagni, perché lui non può mangiare né carne né pesce». Carmen fino all’anno scorso non ha avuto alcuna difficoltà. «Portavo i certificati del pediatra e un menù specifico, identico a quello previsto dalla scuola ma modificato nei secondi piatti, in modo da offrire a mio figlio pietanze simili non solo per l’apporto di nutrienti ma anche perché avevano un aspetto molto simile ai pasti che avrebbero consumato i suoi compagni. Un modo per non farlo sentire diverso. Per due anni ho pagato regolarmente la quota mensile della mensa e ho portato, sigillato, con numero di lotto e data di scadenza in evidenza, il secondo che poi veniva scaldato a scuola dai cuochi della mensa».

Quest’anno la sorpresa. Per ottenere un menù alternativo nella mensa scolastica bisogna presentare un’apposita domanda in Comune, poi le diete vegane e vegetariane devono essere monitorate dai nutrizionisti della Asl che devono dare l’ok. «È assurdo – protesta la signora – la mensa è cominciata 15 giorni fa e ancora la Asl non ha certificato le diete. Eppure si tratta di menu che contengono verdure, legumi e frutta e magari sono più sani di quelli pieni di carne».

«Sono veramente dispiaciuto per la situazione – si è scusato il vicesindaco Sebastian Cocco, delegato all’istruzione – È da giorni che cerco una soluzione per i bambini della scuola di Sant’Onofrio. Ho proposto alla Asl di Nuoro di utilizzare un piano nutrizionale della Asl di Olbia, ma ci è stato risposto che non è possibile. Francamente non credo sia così complicato sostituire una fettina con i legumi». Ma la responsabile del servizio nutrizione e alimenti non vuole saperne di prendersi una simile responsabilità. Ieri, comunque, c’è stata un’apertura. Il commissario della Asl Mario Palermo ha promesso che dalla prossima settimana un nutrizionista della Asl sarà a disposizione delle mense.

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