La Nuova Sardegna

Nuoro

Dorgali, parchi giochi abbandonati

di Nino Muggianu
Dorgali, parchi giochi abbandonati

L’appello delle mamme del paese: «Sistemate le aree verdi per i bambini»

26 ottobre 2016
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DORGALI. «Premetto che non si tratta di un problema di adesso perchè è da tempo che ho notato questo totale disinteresse sulla questione parco giochi a Dorgali e Cala Gonone». Inizia così la lettera di alcune mamme «non contente della disattenzione da parte delle varie amministrazioni per il verde pubblico ma in particolare modo nei confronti dei parco giochi per i bambini». Secondo la signora «è sparito il verde dei prati, sono spariti molti giochi e in qualche occasione è sparito proprio il parco, come quello del Carmelo. Come mai l’amministrazione comunale ha questo atteggiamento? Perchè queste aree non vengono curate e dotate della manutenzione di cui hanno bisogno? Ci sono alcuni giochi che sono potenzialmente dei pericoli soprattutto per i bambini più piccoli. Chiediamo una maggiore attenzione. I nostri bambini la meritano».

In effetti gli spazi dedicati ai giochi per i bambini non si trovano certo in buone condizioni. Dorgali è sempre stato un paese a misura di bambino, quando qualche anno fa un’amministrazione comunale aveva fatto nascere il bellissimo parco di Paschedda, oggi quasi irriconoscibile.

Il primo vero parco attrezzato cittadino è stato quello di Golloi naturalmente a parte quelli del Carmelo, sparito e dimenticato. Per non parlare del parco della pineta o dell’area verde di S’Adde che, come gli altri, necessitano di manutenzioni ordinarie e straordinarie.

L’area destinata al verde pubblico, 2700 metri quadri nella zona di “Golloi”, era una pietraia impreziosita solo dalla presenza di sugherette.

Era diventato uno spazio attrezzato con i giochi dei bambini, con pista ciclabile da utilizzare anche con i pattini. Accanto ai giochi (altalene, dondoli), adesso è tutto in totale abbandono. L’appello delle mamme alla nuova amministrazione è che rivolga un occhio di riguardo ai più piccoli , sistemando i loro spazi di cui hanno assoluto bisogno.

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