La Nuova Sardegna

Nuoro

Ammortizzatori sociali per cento operai tessili

Ammortizzatori sociali per cento operai tessili

Macomer, tempi stretti per l’attuazione dell’accordo tra Regione e sindacati Si apre uno spiraglio per chi nel 2016 dovrà uscire dalla mobilità ordinaria

07 dicembre 2016
3 MINUTI DI LETTURA





MACOMER. Sono in corso le procedure per istruire le pratiche amministrative che danno attuazione all’accordo sull’estensione degli ammortizzatori sociali nelle aree di crisi complessa e non complessa della Sardegna, siglato dalla Regione e dalle Parti sociali lo scorso 16 novembre. I tempi sono stretti. Nelle sedi dei sindacati si sta procedendo a tappe forzate perché la scadenza è fissata per il 12 dicembre. Mentre per il 2015 le richieste sono già caricate a sistema e saranno trattate senza ulteriori istanze da parte dei beneficiari, per l’annualità 2016 l’assessorato del Lavoro invita i lavoratori delle aziende in crisi che hanno sede nelle aree di crisi complessa e non complessa a presentare istanza tempestivamente per il riconoscimento della mobilità in deroga. Le domande potranno essere inoltrate attraverso il portale Sistema informativo del lavoro Sardegna dal 2 dicembre fino al 12 dicembre.

Le categorie dei beneficiari sono due: i lavoratori che in virtù dell’accordo vedranno estesa d’ufficio la copertura della mobilità in deroga del 2015 fino al completamento di quella annualità, i quali dovranno chiedere l’estensione del trattamento per ulteriori sei mesi del 2016, e i lavoratori che hanno la mobilità ordinaria scaduta nel 2016 o in scadenza, i quali dovranno invece inviare la prima istanza di concessione di mobilità sociale in deroga rispettivamente per la restante parte del 2016 e per il 2017. «L’accordo valorizza – si legge in una nota – la possibilità eccezionale offerta dal Governo alla Regione di estendere la copertura degli ammortizzatori in deroga nelle aree di crisi (complessa e non), attingendo fino al 50% delle risorse già ad esse assegnate superando i limiti preesistenti».

Il provvedimento interessa più di cento ex lavoratori del calzificio (Queen, Ft Calze e Alsafil) usciti (o che usciranno) nel 2016 dalla mobilità ordinaria. In pratica si apre uno spiraglio per chi esce dalla mobilità ordinaria nel 2016, ma senza certezze. Apre infatti alla possibiltà di accedere alla mobilità in deroga, abolita dal decreto Renzi del 1° agosto del 2014, per il periodo fino al 31 dicembre con possibilità di andare avanti anche nel 2017. L’accordo dice però che la mobilità in deroga sarà concessa con priorità ai lavoratori delle aree di crisi complessa e successivamente a quelli delle aree di crisi non complessa, tra le quali rientrano anche Macomer e Ottana. Ma c’è anche dell’altro. «Fra questi ultimi – spiega Jose Mattana della Cgil di Macomer – avranno la priorità quelli che provengono da aziende per le quali sussistono trattative e prospettive di ripresa produttiva, che non sono i nostri tessili. Si tratta quindi di capire come si muoverà al Regione. Allo stato delle cose i soldi non bastano. L’accordo è però un segnale di apertura e la speranza è che si trovino altri soldi». (t.g.t.)

In Primo Piano
L’iniziativa

Il porcetto sardo in corsa per la denominazione Igp

Le nostre iniziative