La Nuova Sardegna

Nuoro

Ottana, a rischio le bonifiche «Intervenga subito la Regione»

di Federico Sedda
Ottana, a rischio le bonifiche «Intervenga subito la Regione»

L’area industriale è stata esclusa dall’elenco dei siti nazionali che saranno risanati Forma (Pd) e Cocco (Sel): «L’industria chimica ha lasciato una pesante eredità. Pigliaru risponda»

10 dicembre 2016
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OTTANA. Il mancato inserimento dell’area industriale di Ottana nell’elenco dei siti di interesse nazionale, i cosiddetti Sin, è al centro di un’interpellanza dei consiglieri regionali, Daniela Forma (Pd) e Daniele Cocco (Sel) al presidente della giunta regionale, Francesco Pigliaru, e all’assessore all’Ambiente, Donatella Spano. «L’area industriale di Ottana – spiegano i due consiglieri regionali – non ha mai avuto un adeguato riconoscimento proporzionato ai danni ambientali subiti a causa della presenza di un’industria chimica che ha lasciato una pesante eredità sul territorio, sui lavoratori e sulla popolazione locale». Proprio sulla base di questi presupposti, Daniela Forma e Daniele Cocco, qualche settimana fa avevano presentato un’interpellanza in Consiglio regionale chiedendo l’attivazione del tavolo tecnico sull'amianto (poi istituito dall'assessore alla Sanità, Arru) finalizzato alla rivisitazione del protocollo di sorveglianza sanitaria per gli ex esposti all’amianto e alla sua applicazione omogenea in tutte le Asl della Sardegna. Ora, sempre tenendo conto della marginalità che l’area industriale di Ottana occupa nei protocolli di interesse nazionale, Daniela Forma e Daniele Cocco intervengono su un tema altrettanto cruciale per il futuro della Sardegna centrale quello, appunto, delle bonifiche e del risanamento ambientale. Un obiettivo, quello delle bonifiche, reso ancora più difficile proprio dal mancato inserimento dell’area industriale dell’ex fabbrica chimica nei siti di interesse nazionale. «A nostro avviso, invece – sostengono i due consiglieri regionali – esistono tutte le condizioni per poter avvallare la richiesta di inserimento dell’area di Ottana nell'elenco dei Sin ai fini della bonifica. All’individuazione dei siti di interesse nazionale si provvede, infatti, con decreto del ministro dell'Ambiente, d’intesa con le regioni interessate, secondo specifici criteri tra i quali figurano il rischio sanitario, il rilevante impatto socio economico provocato dall'inquinamento dell’area e l’insistenza di impianti chimici integrati. Tutti presupposti che a Ottana ci sono e che aprono la strada all’inserimento nel Sin con l'obiettivo di ottenere le risorse necessarie per realizzare gli interventi di risanamento di cui il sito ha bisogno». Da qui l’interpellanza al presidente Pigliaru e all’assessore Spano per chiedere «se intendano attivarsi al fine di richiedere per l’area industriale di Ottana il riconoscimento da parte del ministero dell’Ambiente dello status di sito di interesse nazionale». L'esclusione di Ottana dai Sin è rimbalzato anche in parlamento grazie a un’interrogazione del deputato Bruno Murgia al ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, che ora dovrà dare una risposta. L’azione sinergica in Consiglio regionale e in Parlamento potrebbe dare nuove speranze a un territorio sempre più abbandonato a se stesso.

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