Project Asl, i lavoratori chiedono aiuto
Silenzio assordante sulla vicenda, soltanto la Cisl è uscita allo scoperto: «Un tavolo regionale per affrontare la situazione»
NUORO. Un silenzio carico di preoccupazione. Dopo l’allarme lanciato dagli altre 400 dipendenti dell’Aep Multiservizi, che hanno ricevuto una lettera di preavviso di licenziamento, non c’è stata alcuna reazione. «Ci dicano almeno di che morte dovremo morire - hanno detto i lavoratori dell’azienda che si occupa dei servizi non sanitari dell’Asl 3 attraverso la Nuova Cofacons, una delle società inserite nel Pssc (Polo sanitario Sardegna centrale) che gestisce l’ormai quasi defunto project financing –. Forse è il caso che qualcuno si muova concretamente per sostenere la nostra situazione di precariato. Si sta giocando sulla nostra pelle e al di la della debole rassicurazione sui pagamenti degli stipendi, siamo completamente all'oscuro di che cosa ci riserverà il futuro già dal primo gennaio»
Un altro disperato appello che è stato accolto soltanto dal sindacato Cisl, mentre la politica non ha ancora fatto alcun passo per cercare soluzioni dopo che l’Anac (agenzia nazionale anticorruzione) ha comunicato a chiare lettere all’Asl, alla Regione, alla Corte dei conti, alla procura della Repubblica di Nuoro e alla Dda che il project financing dev’essere annullato perchè privo dei requisiti tecnici indispensabili per farlo andare avanti.
«L’epilogo, abbastanza prevedibile, che sta registrando la vicenda del project financing rischia di avere un impatto sociale di tali proporzioni che il territorio di Nuoro, già martoriato da una lunga e durissima crisi economica, non può permettersi – hanno sottolineato il segretario generale della Cisl, Michele Fele e il segretario della Cisl Funzione pubblica, Giorgio Mustaro –. Non vogliamo entrare nel merito delle questioni tecnico-giuridiche, né esprimere giudizi, ma vogliamo manifestare la nostra solidarietà a centinaia di lavoratori che hanno sempre garantito i servizi con puntualità, efficienza e correttezza. Siamo preoccupati perchè temiamo che a pagare il prezzo più alto della vicenda saranno gli operatori di portierato, ausiliariato e Cup. Faremo di tutto per evitare che un solo posto di lavoro possa essere messo in discussione, ma in questo momento – hanno continuato i due sindacalisti – siamo convinti che questi lavoratori meritino rispetto e, soprattutto, chiarezza. All’assessore regionale alla Sanità, Luigi Arru e al commissario dell’Asl, Mario Palermo, entrambi nuoresi, e all’azienda chiediamo l’immediata apertura di un tavolo per avere le necessarie informazioni e anche per elaborare le soluzioni migliori a difesa dei posti di lavoro. Soprattutto – hanno concluso Michele Fele e Giorgio Mustaro – per tutelare gli abitanti di Nuoro e del territorio, ai quali dev’essere garantita la continuità di servizi sanitari essenziali che altrimenti rischiano di scomparire» .
La situazione è in fase estremamente delicata e non è improbabile che nei prossimi giorni i lavoratori che rischiano di perdere il lavoro possano adottare qualche decisione eclatante. (plp)