Aritzo, scoperto e debellato un focolaio di peste suina
Tre maiali morti e altri sette abbattuti dalla task force veterinaria su ordinanza del sindaco Mameli Grande preoccupazione per la massiccia presenza di cinghiali affamati a causa del maltempo
ARITZO. Un nuovo focolaio di peste suina è stato scoperto e immediatamente debellato in paese, dove finora pochissimi erano stati i casi segnalati. Probabilmente la causa del contagio è da ricercare nei cinghiali che, soprattutto in questi giorni di maltempo, stanno vagando per le campagne alla disperata ricerca di cibo e non esitano a scavalcare recinzione e abbattere muretti quando sentono profumo di roba da mangiare.
Il nuovo focolaio di peste suina africana è stato segnalato e immediatamente isolato nelle campagne di Aritzo. Il bilancio è di tre maiali morti a causa del virus e di altri sette animali abbattuti visto che da alcuni giorni erano in condizioni disperate e quando è arrivata la task force veterinaria erano già in fin di vita,
Il Servizio veterinario dell’Azienda sanitaria locale nuorese è stato immediatamente allertato di quel che stava succedendo nell’allevamento di Aritzo dal proprietario degli animali, molto preoccupatoi per la situazione e per il pericolo che il contagio potesse propagarsi ad altri allevamenti del paese, soprattutto a quelli più vicini al suo.
L’ordinanza di esecuzione degli abbattimenti e dell’infossamento delle carcasse in loco è stata prontamente emessa dal sindaco di Aritzo, Gualtiero Mameli, non appena è stata informato della presenza del focolaio.
I prelievi eseguiti sui maiali morti e su quelli abbattuti sono poi stati analizzati nei laboratori dell'Istituto zooprofilattico sperimentale di Nuoro e hanno confermato la sintomatologia da peste suina africana, così come era stata riscontrata dai veterinari al momento della visita degli animali non appena era scattato l’allarme ad Aritzo.
Sulle montagne del Gennargentu, la situazione è ancora molto difficile. Quasi tutti gli allevatori si sono già messi in regola e altri lo stanno facendo secondo le nuove procedure, ma il maltempo di questi giorni ha fatto fatto scattare l’allerta. Le abbondanti nevicate e poi il violento nubifragio hanno causato gravissimi problemi nelle campagne. Gli allevatori stanno combattendo contro la neve e il ghiaccio per raggiungere i loro ovili in alta motagna e portare da mangiare al bestiame.
I cinghiali stanno scendendo a valle per cercare da mangiare, visto che le campagne sono ancora ricoperte da uno spesso strato di neve e ghiaccio. In questi giorni,sono arrivate alla Forestale molte segnlazioni di cinghiali nelle discariche e addirittura all’interno dei giardini delle case alle periferie dei paesi montani. Una situazione molto difficile. Anche perché i cinghiali sarebbero il vettore di contagio della peste suina e adesso che sono affamati stanno abbattendo tutte le barriere per cercare cibo per sfamarsi.