La Nuova Sardegna

Nuoro

Il consiglio comunale a Badu ’e Carros

di Valeria Gianoglio
Il consiglio comunale a Badu ’e Carros

La relazione del garante Gianfranco Oppo: «Vengano intensificate le politiche di inserimento lavorativo dei detenuti»

28 gennaio 2017
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NUORO. Alle 14.40, i primi consiglieri comunali si affacciano con le loro auto su viale Badu ’e Carros, abbandonano computer e telefonini, e si incamminano verso l’ingresso del carcere. Qualcuno di loro, quando il penitenziario è entrato in funzione, agli inizi degli anni ’70, non era ancora nato. Ma quella di ieri, al di là di tutto, è stata una giornata storica per il carcere nuorese: per la prima volta da quando è stato costruito e da quando ha accolto tra le sue celle migliaia di detenuti, Badu’ e Carros ha ospitato anche una seduta del consiglio comunale. Una seduta sollecitata dal presidente del consiglio comunale, Fabrizio Beccu, e dal sapore decisamente speciale, tra l’altro, visto che era stata fissata soprattutto per ascoltare la relazione finale del garante dei detenuti, Gianfranco Oppo.

E così, poco dopo le 15 di ieri, alla presenza dei consiglieri comunali nuoresi, l’esperto sociologo nuorese ha raccontato l’anno che si è appena chiuso della sua esperienza come garante dei detenuti, tra luci, ombre e tante speranze e progetti per il futuro. L’incarico di Oppo è scaduto lo scorso 31 dicembre ma l’esperto e noto sociologo nuorese si ricandida per svolgere quell’incarico delicato per altri cinque anni. A breve ci sarà dunque la nuova nomina, che spetta al sindaco, dopo aver sentito la commissione Servizi sociali. Ma ieri, intanto, per il garante è stato tempo di bilanci. Nella sua relazione finale Oppo ha toccato diverse questioni e una delle prima è quella legata alla struttura-carcere. «Presenta ancora molte carenze – ha spiegato il garante – il braccio nuovo del carcere, ad esempio, non si sa quando verrà aperto. E poi c’è la situazione della sezione dei detenuti comuni: è vecchissima, avrebbe bisogno di diversi interventi». Proprio a causa di queste carenze strutturali, infatti, 105 posti non sono disponibili. Attualmente Badu ’e Carros ospita 167 detenuti, in base alle tabelle ministeriali ne potrebbe però accogliere 218, se non fosse che le lacune strutturali di fatto rendano non disponibili più di un centinaio di posti. Ma il tema centrale della relazione del garante e del consiglio comunale in carcere di ieri, è stato sicuramente l’aspetto legato al reinserimento lavorativo dei detenuti, dopo che hanno scontato la pena. «Bisogna velocizzare il processo di reinserimento dei detenuti – ha chiesto Oppo – attualmente ha tempi ancora troppo lunghi. Per farlo servirebbe più personale che se ne occupi. Al Comune chiediamo che vengano intensificate le politiche di inserimento lavorativo, chiediamo che venga valorizzata l’attenzione al mondo del carcere. Badu ’e Carros fa parte della città, e le membrane tra la città a Badu ’e Carros devono essere sempre più permeabili. Nessuno si può dimenticare che dentro ci sono tante vite umane che si consumano».

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