La Nuova Sardegna

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Il Psd’Az all’attacco sul piano urbanistico

Il Psd’Az all’attacco sul piano urbanistico

SINISCOLA. «Ok alle assunzioni per l’ufficio tecnico (meglio un architetto che un geometra) ma cautela nelle modifiche del Puc». Questo il pensiero del direttivo del Psd’Az siniscolese. «Nel recente...

28 gennaio 2017
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SINISCOLA. «Ok alle assunzioni per l’ufficio tecnico (meglio un architetto che un geometra) ma cautela nelle modifiche del Puc». Questo il pensiero del direttivo del Psd’Az siniscolese. «Nel recente intervento dell’assessore Bellu si colgono aspetti che meritano di essere analizzati» dice il segretario Tore Guiso. «Se è condivisibile l’idea di rinvigorire la pianta organica, sul tema degli strumenti urbanistici crediamo che vada salvaguardato tutto il lavoro di predisposizione e di approvazione effettuato dalle precedenti amministrazioni dall’approvazione del Prg fino al Puc con i suoi allegati (pul, piano traffico e di risanamento delle zone compromesse) che, rappresenta una tappa importante nella gestione del nostro territorio ed ha alle spalle un impegno amministrativo e una condivisione democratica con i cittadini e rappresentanze economiche e sociali. L’attuale amministrazione si trova, in questo contesto, in una condizione positiva e favorevole, con dispositivi formali già predisposti che devono solamente diventare operativi e al limite, essere perfezionati. Si tratta di continuare un’opera già avviata, di dare risalto ai piani attuativi per i diversi comparti e individuare le priorità di intervento all’interno di regole condivise, di strumenti chiari e per l’abusivismo, in una cornice di rigorosa legalità nei rapporti tra amministrazione e cittadini. Per la possibile revisione del Puc – prosegue Guiso – come sardisti, crediamo che questa possibilità vada esplicitata meglio con maggiore coerenza e coesione all’interno di una visione chiara di sviluppo del territorio. Da questo punto di vista, partendo da una vocazione tradizionale al turismo, all’artigianato e all’agricoltura, riteniamo che sia necessario definire una linea di sviluppo».

Tra le priorità di intervento il centro storico che ha un gran numero di case abbandonate e fatiscenti, chiediamo un bando di idee per progetti di riqualificazione, un piano colore per i prospetti e incentivi per il restauro degli edifici. Politiche incentivanti per riportare nel centro le botteghe dell’artigianato locale; convenzioni con Area per impiegare le cubature esistenti a fini di edilizia popolare in un’ottica di insediamento diffuso; infine il ripristino del decoro e della qualità nei piccoli spazi e della vecchia pavimentazione in pietra. Su questi temi crediamo che sia necessario aprire un dibattito aperto e trasparente e dove si possono trovare spazi di condivisione per sostenere politiche virtuose di sviluppo. (s.s.)

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