Teti e Tiana, sindaci in difesa della scuola «No alla chiusura»
I genitori vogliono rassicurazioni sul futuro degli istituti «I ragazzi devono studiare qui, alle elementari e alle medie»
TIANA. Ogni mattina lo scuolabus gestito dai comuni di Tiana e Teti fa la spola tra i due centri. Trasporta i bambini delle elementari da Teti a Tiana e fa lo stesso percorso al contrario, con i ragazzi delle medie. Sono sei chilometri di strada provinciale, nove minuti di viaggio per i piccoli. La collaborazione è nata circa sette anni fa, grazie a un accordo politico tra comuni e istituto comprensivo di Tonara, dal quale dipendono, che ha permesso di mantenere aperte le strutture scolastiche, presidi fondamentali in due comunità a rischio spopolamento: 500 abitanti Tiana e meno di 700 Teti.
Tre giorni fa i genitori di tutti gli studenti hanno incontrato i primi cittadini dei due comuni, a Tiana. Volevano rassicurazioni sul futuro della loro scuola.
Oltre a Laila Dearca, primo cittadino di Teti e a Francesco Zucca, sindaco di Tiana, erano presenti anche i rappresentati dell’istituto comprensivo guidato da Luca Tedde, e le insegnanti. All’orizzonte, infatti, c'è lo spettro del piano di dimensionamento scolastico che, secondo i numeri, potrebbe portare a una chiusura. «Ma dalla Regione abbiamo ricevuto le più ferme rassicurazioni sulla continuità del nostro percorso, in virtù delle nostre specificità», commenta Zucca, il sindaco di Tiana. «Vorremmo che finisse però questo continuo dover ricevere rassicurazioni da Cagliari –gli fa eco Laila Dearca, sindaca di Teti – Ogni anno ci troviamo di fronte a un’incertezza enorme, che riguarda le nostre giovani generazioni. E sempre di più i nostri comuni sono chiamati a mettere a disposizione risorse per garantire ai ragazzi i servizi di base. È fondamentale che le nostre comunità ragionino all’unisono e creino una scuola del territorio. Un obiettivo che deve superare ogni campanilismo e creare unità. Ma abbiamo bisogno della Regione che intervenga su tutto il panorama di servizi».
I bambini continueranno a frequentare in pluriclasse, realtà che nei due paesi è ormai consuetudinaria e che anzi, se saputa ben gestire, «offre delle grandi opportunità ai ragazzi» sottolinea Amanita Vacca, che ha insegnato a Tiana per diversi anni, sperimentando in prima persona come i bambini in pluriclasse ricevano numerosi stimoli dal confronto con i ragazzi degli altri anni. «Abbiamo portato avanti numerosi progetti, integrando la didattica e offrendo agli studenti grandi possibilità di confronto e crescita – spiega ancora Amanita Vacca ponendo l'accento sul fatto che «porto con me la soddisfazione di aver avviato numerosi studenti agli studi superiori e nessuno di loro è mai stato bocciato».
«Importanti interventi sono stati eseguiti grazie al progetto Iscola nelle scuole di Tiana – spiega Francesco Zucca – rendendo le strutture maggiormente adatte ai nostri ragazzi. Sia dal punto di vista del miglioramento degli immobili, sia dal punto di vista dell'organizzazione scolastica, la Regione e l’assessorato competente sono stati disponibili. Così come la Provincia e l’istituto comprensivo del quale facciamo parte».