La Nuova Sardegna

Nuoro

Mamoiada, lettera minatoria con proiettile inviata a una maestra

La scuola elementare di Mamoiada dove insegna la maestra minacciata
La scuola elementare di Mamoiada dove insegna la maestra minacciata

L'insegnante di Oliena svolge il suo lavoro nell'istituto comprensivo del paese vicino. Solidarietà dall'assessore regionale, Giuseppe Dessena. Domani un consiglio scolastico straordinario aperto

26 marzo 2017
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MAMOIADA. «Tratta male i bambini tuoi anziché quelli degli altri. Vattene da qui, Mamoiada non ti vuole» questo in estrema sintesi il contenuto di una lettera minatoria, con aggiunta di un proiettile nella busta, inviata a una maestra elementare di Oliena che insegna a Mamoiada. Un episodio sconcertante sul quanle stanno anche indagando i carabinieri che hanno preso in consegna il plico arrivato alla segreteria della scuola e indirizzato all'insegnante. «Un episodio gravissimo e intollerabile. Un gesto di una violenza inqualificabile che non solo mette a rischio la tranquillità di un'insegnante ma che turba la serenità degli scolari, dell'istituzione scolastica e di tutta la comunità _ ha dichiarato l'assessore regionale alla Pubblica Istruzione, Giuseppe Dessena _. Bene ha fatto l'istituzione scolastica a promuovere subito un consiglio straordinario. A fronte di episodi di tale gravità occorre infatti rispondere con una reazione ferma da parte delle istituzioni e delle comunità, per garantire il sereno proseguimento dell'anno scolastico». «Siamo sconcertati – ha detto il dirigente scolastico Antonio Fadda –. Un episodio gravissimo. Per questo abbiamo convocato per domani, lunedì 27 marzo, un consiglio d’istituto aperto per affrontare la delicatissima vicenda anche con la comunità». Il gesto ha spinto molte mamme, la dirigenza della scuola e il sindaco di Mamoiada, Luciano Barone, a esprimere solidarietà all'insegnante minacciata. «È un fatto gravissimo che supera ogni limite - ha detto il sindaco di Mamoiada _. Parteciperà anche l'amministrazione al consiglio straordinario. Se ci sono problemi in una classe non è certo con le lettere minatorie che si risolvono, ma col dialogo e con la chiarezza, anche perché è un caso che riguarda bambini ed è a loro che bisogna dare l'esempio. Un concetto che sembra essere stato smarrito».

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