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Nuoro

Donna assassinata a Budoni, la comunità cinese: non li lasceremo soli

di SergioSecci
Donna assassinata a Budoni, la comunità cinese: non li lasceremo soli

Un corteo di almeno duemila persone per dire no alla violenza e per esprimere solidarietà alla famiglia di Lu Xian Cha

14 aprile 2017
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BUDONI. Due autobus e tantissime autovetture per portare a Budoni almeno duecento cittadini cinesi che hanno voluto così partecipare alla fiaccolata e onorare la memoria della giovane connazionale barbaramente assassinata nell’esercizio commerciale di via Emilio Lussu. Mai in Sardegna si era vista una concentrazione simile di abitanti provenienti dalla Repubblica Popolare Cinese, uomini, donne e tanti ragazzi elegantemente vestiti che, in un composto silenzio, si sono ritrovati prima in piazza Giubileo dove hanno preso fiori e lumini per recarsi poi in un ordinata colonna sino al sagrato della chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista.

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Qui, in mezzo a una vasta folla, c’erano anche il vescovo Mosè Marcia, i sacerdoti delle parrocchie vicine e i sindaci del territorio. Sono state alcune ragazze cinesi a distribuire a chi ne fosse ancora sprovvisto un fiore o un lume prima di dare il via al mesto corteo che si è concluso davanti alla rivendita teatro dell’omicidio. Erano presenti anche il marito della sventurata Lu Xian Cha e i suoi due figli con la più grande che ha abbracciato i compagnetti di classe di Posada.

Se le amministrazioni di Budoni e Posada volevano mandare un messaggio chiaro e univoco contro la violenza il risultato è stato pienamente raggiunto. Alla manifestazione hanno partecipato almeno duemila persone.

Il vescovo ha ricordato che la vita è sacra e non deve essere tolta da nessuno, poi a prendere la parola sono stati i sindaci di Budoni e Posada. Giuseppe Porcheddu si è augurato che le forze dell’ordine riescano presto a individuare il colpevole e liberare la comunità da un peso insopportabile; Roberto Tola ha parlato di una comunità aperta e solidale: «Faremo di tutto, se la famiglia deciderà di rimanere a Posada, per sostenere i due bambini. La proclamazione del lutto cittadino è un atto forte che serve a dimostrare che non siamo indifferenti a ciò che è successo».

A parlare dei rapporti con la comunità cinese è stato il suo rappresentante in Sardegna, Chen Ren Feng. «È la prima volta che ci capita di partecipare a una manifestazione del genere, perché malgrado io sia da trent’anni nella vostra isola mai si era verificato un fatto così grave. Mai ci siamo ritrovati così in tanti. Siamo dovuti emigrare per cercare un futuro migliore e siamo sorpresi da tanta vicinanza da parte delle comunità locali. Siamo qui per dare un saluto alla vittima di un episodio vile, una rapina, vogliamo far sentire la nostra voce contro chi commette questi crimini».

Poi un ringraziamento a chi coordina le indagini e a chi ha partecipato alla fiaccolata. «Vogliamo dire grazie di cuore a tutti per il loro impegno. La famiglia di Lu Xian Cha non sarà lasciata sola – ha concluso il portavoce cinese – siamo una comunità molto unita e faremo di tutto per contribuire a dare una mano d’aiuto ai familiari e per l’istruzione dei due bimbi. Di sicuro non li lasceremo soli».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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