La Nuova Sardegna

Nuoro

Caccia grossa a Baunei fra passione e goliardia Ogni compagnia ha un soprannome: dai “maleducaus” ai “pannolinus”

di Pier Luigi Piredda
Caccia grossa a Baunei fra passione e goliardia Ogni compagnia ha un soprannome: dai “maleducaus” ai “pannolinus”

NUORO. Una caserma nell’immediata periferia della città, a Pratosardo, ormai finita e nella quale mancano soltanto i militari. Un’altra caserma nel cuore della città, in viale Sardegna, a pochi passi...

29 maggio 2017
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NUORO. Una caserma nell’immediata periferia della città, a Pratosardo, ormai finita e nella quale mancano soltanto i militari. Un’altra caserma nel cuore della città, in viale Sardegna, a pochi passi dal centro, quasi inutilizzata e con un potenziale spaventoso per la città e per il suo futuro. Tra le due strutture c’è il vuoto che l’amministrazione comunale sta cercando di colmare, tra immense difficoltà logistiche, ma forte di un accordo con lo Stato, in particolare con il ministero della Difesa e con l’Esercito italiano, che risale al 1998, reiterato nel 2007 e riconfermato nel 2015. E garantito di recente dal ministro della Difesa Roberta Pinotti. Ma tutte queste rassicurazioni e conferme non sono state ancora sufficienti per fare arrivare in città 250 militari da aggregare alla Brigata Sassari. Soldati sardi che attualmente lavorano nella penisola e che tornerebbero di corsa nella loro isola.
Duecentocinquanta soldati che porterebbero sul territorio e sull’asfittica economia nuorese 250 nuove buste paghe: una sorta di industria che darebbe lavoro a un indotto fatto da centinaia di aziende del territorio.
«Il sindaco. Noi siamo pronti – ha detto il sindaco Andrea Soddu –. L’impresa ha concluso i lavori e la consegna della struttura è ormai imminente. A quel punto, non dovremo fare altro che rivolgerci al Ministero e chiedere il rispetto di quanto riportato sui protocolli d’intesa che abbiamo firmato. La nostra intenzione è di concludere l’iter della pratica entro la fine dell’estate o al massimo entro la fine dell’anno. Siamo fiduciosi dopo le rassicurazioni che il ministro ha dato nei giorni scorsi – ha concluso il sindaco –. Ma ci preoccupa il fatto che da tempo non abbiamo interlocuzioni dirette con l’Esercito». Un silenzio che sta diventando ogni giorno più pesante, anche se il cambio al comando della Brigata Sassari e la missione in corso in Italia potrebbe essere la causa.
Ma il silenzio lascia spazio a dubbi, perplessità e, soprattutto, polemiche. E infatti oggi di caserma si parlerà in consiglio comunale.
Il punto. I lavori sono ormai agli sgoccioli, la caserma di Pratosardo è pronta per essere consegnata. Sarebbe destinata alla Brigata Sassari, che dovrebbe realizzarci il Reparto trasmissioni, completando così l’organigramma della Brigata facendole fare quel salto di qualità che la ergerebbe a corpo di élite a livello nazionale. Autonomo.
Senza dover utilizzare militari di altre brigate per completare la struttura operativa. Ma forse quest’autonomia a qualcuno ai massimi vertici dell’Esercito non farebbe fare salti di gioia e quindi i silenzi e i ritardi potrebbero essere collegati a questa sorta di ostruzionismo-ridimensionamento di uno dei più gloriosi reparti militari italiani.
Il silenzio. Così, in questa fase di stallo e di silenzio assordante si sta lentamente insinuando il tarlo di un’altra destinazione della caserma che potrebbe anche essere destinata a diventare centro di accoglienza dei migranti.
A sgombrare il campo dai dubbi è però il deputato Roberto Capelli, che ha sempre seguito l’iter della pratica e ha presentato diverse interrogazioni al ministro della Difesa, Roberta Pinotti e al sottosegretario Domenico Rossi.
Il Governo. L’ultima nelle scorse settimane: «Accogliamo con favore le parole del sottosegretario alla Difesa, Domenico Rossi. Gli impegni che ha voluto prendere sono importanti e a questo punto attendiamo atti concreti. Sconcerta che il Governo abbia dovuto ribadire le gravi inadempienze da parte della Regione, che continua a non realizzare gli atti propedeutici a risolvere la situazione di sua competenza. Ma sono sicuramente positivi – ha aggiunto il deputato nuorese – la disponibilità e l’impegno del ministero sulla caserma di Pratosardo per l’occupazione definitiva da parte delle forze armate della caserma».
Una conferma dopo quanto aveva detto chiaramente nel corso di un question time alla Camera dei deputati il ministro Roberta Pinotti: «La presenza dei militari in Sardegna è importante e avrà anche delle ricadute economiche importanti. Confermo che le forze armate e non altri occuperanno la caserma di Pratosardo a Nuoro e che in tempi brevi la caserma sarà occupata».
La prospettiva. «I militari arriveranno a Nuoro – ha ribadito Capelli –. Questa è ormai una certezza, mentre sui tempi non saprei che cosa rispondere visto che il Governo sta aspettando dalla Regione delle risposte che non sono mai arrivate. L’inerzia e la mancanza di autorevolezza da parte di questa Giunta regionale – ha aggiunto il deputato nuorese – stanno rallentando tutto. Sembra che da Cagliari nessuno abbia voglia di definire le cose e chiudere questa situazione che si trascina ormai da troppo tempo. L’arrivo della Brigata Sassari a Nuoro – ha concluso Capelli – sarebbe di fondamentale importanza per il territorio anche dal punto di vista economico visto che si riverserebbero su Nuoro e l’hinterland oltre 250 nuove buste paga». La speranza è che il grande giorno sia più vicino.
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