La Nuova Sardegna

Nuoro

Sebada on the road mette in moto

di Gianluca Corsi
Sebada on the road mette in moto

Bobore Murgia e Giovanna Ticca puntano sullo street food e sul dolce tipico

09 agosto 2017
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NUORO. “Il carretto passava, e quell’uomo gridava… Sebadas”! Non si offenderebbe, di certo, neanche il grande Lucio Battisti, se sentisse come il “genio” nuorese ha rivisitato il suo classico della musica leggera italiana. E proprio alla geniale idea di due nuoresi doc si deve la nuova sfida dello street food: “Sebada on the road”. I coniugi Salvatore (Bobore) Murgia e Giovanna Ticca hanno l’entusiasmo e l’adrenalina contagiosi di chi è appena riuscito a realizzare il proprio sogno.

«L’idea di Sebada on the road – raccontano i due innovatori dello street food – nasce durante una chiacchierata tra amici, all’incirca quindici anni fa. Dopo una lunga gestazione – fatta di studi di fattibilità, brusche frenate e repentine accelerazioni – è stata riesumata quest’anno, per promuovere e far conoscere la “sebada” (dolce oggi copiato e diffuso in tutta l’isola, ma originario della cultura agropastorale del Nuorese e della Barbagia) viaggiando col truck». Il debutto del delizioso furgoncino con rimorchio per friggere c’è stato proprio in questi giorni a Bosa, in occasione della festa della Madonna del Mare. E, a giudicare dai commenti entusiastici di turisti e locali, le premesse per un successo planetario ci sono tutte. «Primo assaggio oggi a Bosa Marina – scrive Michela Spina nella pagina Facebook di “Sebada on the road” – che dire... Semplicemente ottima! Complimenti!». «Verrete anche in Lombardia?», chiede, quasi implorando, Elisabetta. Sarà perché le sebadas in questione (con la b, alla nuorese, perché deriva da sébu, dal latino sebum, per la lucentezza grassa) vengono prodotte artigianalmente e sono di qualità eccellente. «Hanno un gusto molto delicato – spiegano Bobore Murgia e Giovanna Ticca – e noi le proponiamo con l’immancabile miele nostrano, nella versione classica, o spolverate di zucchero, o – in una versione innovativa – ricoperte di cioccolato fuso». Insomma: la sebada – non lo sgrammaticato e urticante “la seadas” – si appresta a conquistare il mondo. «Fino ad ottobre saremo in Sardegna (ancora Bosa l’11 per il Carnevale estivo e il 12 e 13 per la festa della birra, e il 14 tappa imperdibile ai Candelieri di Sassari, ndr) ma poi inizieremo il tour italiano, e faremo qualche puntata anche nel Continente europeo: il debutto nella Penisola sarà durante i mercatini di Natale del Trentino». E, se i presupposti sono quelli del successone appena riscontrato, per lo strudel sarà davvero dura.

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