il progetto
Caccia ai bandi e ai fondi per aprire una casa famiglia
NUORO. L’immediato futuro, per l’associazione L’isola che non c’è, ha un nome e un progetto già ben definito: è l’idea di mettere su la prima casa famiglia per ospitare persone disabili rimaste sole...
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NUORO. L’immediato futuro, per l’associazione L’isola che non c’è, ha un nome e un progetto già ben definito: è l’idea di mettere su la prima casa famiglia per ospitare persone disabili rimaste sole al mondo, oppure per poter accogliere chi, affetto da disabilità, anche solo per un breve periodo, o per un weekend, vuole sperimentare la vita in semi-autonomia. «Qui a Nuoro una struttura del genere non c’è – spiega Marika Scalas, che insieme al titolo di assistente sociale ha anche quello di mediatrice familiare – e noi stiamo lavorando per crearla. Abbiamo già dato una occhiata a possibili canali di finanziamento, e ne abbiamo parlato anche con il Comune. Speriamo di riuscire ad aprire al più presto la casa famiglia. E se tutto va bene, da novembre in poi, grazie a un appartamento che ci è stato messo a disposizione, dovremmo anche riuscire ad attivare l’accoglienza per un weekend, sempre, ovviamente, con il supporto degli operatori. Anche in questo caso, dunque, procediamo per piccoli passi». (v.g.)