Sindacato Fsi contro l’Ats: «No al pasticcio infermieri»
Nel mirino la delibera per coprire i vuoti di organico nell’ospedale San Francesco «Penalizzati gli idonei al concorso per alleggerire le graduatorie di altre Assl»
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NUORO. «Il manager dell’Ats (Azienda tutela della salute) penalizza gli infermieri risultati idonei ad un concorso preferendo attingere dalle graduatorie di altre Aziende socio sanitarie sarde per coprire i vuoti in organico nell’ospedale San Francesco di Nuoro: chiediamo la revoca immediata della delibera alla quale opporremo con tutte le nostre forze perchè è l’ennesimo pasticcio». Un attacco durissimo quello sferrato dalla segretaria della Fsi (Federazione sindacanti indipendenti) sanità, Mariangela Campus, nei confronti della dirigenza dell’Azienda sanitaria regionale. «La linea per cui è meglio prendere decisioni illogiche e dannose per i dipendenti invece che quelle più ragionevoli ed efficaci è stata rispettata anche questa volta – ha continuato la sindacalista –. Anziché prorogare i contratti a 46 infermieri che già operano nell’ospedale San Francesco, con un’esperienza lavorativa che varia dai 2 ai 7 anni, l’Ats ha deciso di attingerre dalle graduatorie di altre Assl della Sardegna provocando di fatto un grave danno economico e un conseguente disagio psicologico per gli infermieri nuoresi che potrebbero generare ulteriori contenziosi con richiesta di danni morali e materiali».
La Federazione sindacati indipendenti ha così chiesto l’immediata revoca della delibera che prevede, nel dettaglio “l’assunzione a tempo determinato di 46 infermieri nel presidio ospedaliero San Francesco dell’Assl di Nuoro, più altri 20 con scadenza a novembre 2017, che saranno reclutati mediante lo scorrimento delle graduatorie delle altre aree dell’Ats Sardegna”. Questi 66 infermieri erano risultati idonei nella procedura terminata con la delibera commissariale 1144 del 10 agosto 2016 annullata dal Tar Sardegna con la sentenza 438 del 26 giugno 2017 e contro la quale è stata proposta opposizione al Consiglio di Stato e al Tar da parte di molti studi legali in rappresentanza degli idonei (circa 329) della graduatoria finale.
«Senza dimenticare – ha continuato la battagliera segretaria del sindacato – le spese e lo spreco di risorse umane per le chiamate a tempo determinato. Considerato che molti idonei non accetteranno il lavoro per un tempo così limitato. E inoltre si perderebbero risorse già formate, mentre altre se ne dovranno formare, con ulteriori perdite di tempo, per l’inserimento nei reparti specialistici. Nelle more dei pronunciamenti del Consiglio di Stato e del Tar – ha concluso Mariangela Camplus nel suo attacco all’Ats – chiediamo la proroga dei contratti ai 66 infermieri risultati legittimamente idonei al concorso pubblico»
La Federazione sindacati indipendenti ha così chiesto l’immediata revoca della delibera che prevede, nel dettaglio “l’assunzione a tempo determinato di 46 infermieri nel presidio ospedaliero San Francesco dell’Assl di Nuoro, più altri 20 con scadenza a novembre 2017, che saranno reclutati mediante lo scorrimento delle graduatorie delle altre aree dell’Ats Sardegna”. Questi 66 infermieri erano risultati idonei nella procedura terminata con la delibera commissariale 1144 del 10 agosto 2016 annullata dal Tar Sardegna con la sentenza 438 del 26 giugno 2017 e contro la quale è stata proposta opposizione al Consiglio di Stato e al Tar da parte di molti studi legali in rappresentanza degli idonei (circa 329) della graduatoria finale.
«Senza dimenticare – ha continuato la battagliera segretaria del sindacato – le spese e lo spreco di risorse umane per le chiamate a tempo determinato. Considerato che molti idonei non accetteranno il lavoro per un tempo così limitato. E inoltre si perderebbero risorse già formate, mentre altre se ne dovranno formare, con ulteriori perdite di tempo, per l’inserimento nei reparti specialistici. Nelle more dei pronunciamenti del Consiglio di Stato e del Tar – ha concluso Mariangela Camplus nel suo attacco all’Ats – chiediamo la proroga dei contratti ai 66 infermieri risultati legittimamente idonei al concorso pubblico»