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Oliena, la Regione sospende lo scioglimento del Consiglio

di Nino Muggianu
Oliena, la Regione sospende lo scioglimento del Consiglio

OLIENA. Nuova puntata e nuovo colpo di scena nella telenovela dell’amministrazione comunale di Oliena. La squadra capitanata da Martino Salis resta in sella. Quando tutto sembrava ormai finito e ai...

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OLIENA. Nuova puntata e nuovo colpo di scena nella telenovela dell’amministrazione comunale di Oliena. La squadra capitanata da Martino Salis resta in sella. Quando tutto sembrava ormai finito e ai piedi del Monte Corrasi si stava allungando l’ombra del commissario, la Regione ha sospeso la procedura di scioglimento del consiglio comunale barbaricino, frantumato dallo scontro politico trasversale che nelle scorse settimane ha portato alle dimissioni in massa di ben nove consiglieri, di maggiornaza e di minoranza. La decisione della Regione di sospendere la procedura che avrebbe portato alla nomina di un commissario straordinario arriva dopo aver esaminato il parere pro veritate firmato dal professor Costantino Murgia, ordinario di Diritto costituzionale italiano e comparato nell’università degli studi di Cagliari e docente a contratto di materie pubblicistiche e comparatistiche presso la Luiss – Guido Carli, Roma. Lo stesso parere firmato anche dall’avvocato del Foro di Nuoro Angelo Mocci. La giunta Salis e il consiglio comunale, in sostanza, possono andare avanti con il loro mandato amministrativo.

Detto, fatto: già ieri sera, il primo cittadino ha convocato i consiglieri nell’aula civica del municipio. E subito si è proceduto alla surroga di quattro dei nove consiglieri dimissionari. Anna Loddo e Serena Corbeddu prendono così il posto di Donatella Medde e Lidia Puligheddu, per la maggioranza. Luigi Columbu e Pina Piga, invece, entrano al posto di Marcello Puddu e Antonio Maria Lostia, per la minoranza. I numeri, insomma, si ricompongono e l’amministrazione Salis sembra uscire dall’impasse politico che la stava stritolando. Resta evidentemente lo scontro aperto tra le fazioni, anche se ora il sindaco e la sua squadra di governo hanno tutto il tempo per rimarginare le ferite e portare a termine il mandato elettorale conquistato con il voto delle comunali del 2015.

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