La Nuova Sardegna

Nuoro

Il liceo Pira di Siniscola sul podio di “Vivere da sportivi”

di Mauro Piredda
Il liceo Pira di Siniscola sul podio di “Vivere da sportivi”

Gli studenti sono arrivati terzi al festival nazionale dell'Aics con un video contro il razzismo

22 novembre 2017
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SINISCOLA. Lo sport come strumento per abbattere il bullismo, le emarginazioni e le discriminazioni con l’obiettivo di diffondere il dialogo e la pace. Sono questi i temi sviluppati dai tre video girati dai ragazzi che, all’interno del festival “Vivere da Sportivi - a Scuola di Fair Play”, hanno conquistato la preferenza della giuria popolare grazie al voto espresso sul web, tramite il sito dell’Aics.

Sul podio, dopo gli studenti di Termoli (Campobasso) e Molfetta (Bari), anche la IV A (attuale quinta) del Liceo “Pira” di Siniscola con il video intitolato “Apriamo gli occhi al mondo”. Quattro minuti contenenti balli sardi e altre danze, incontri di calcio e momenti di convivialità con alcuni ragazzi migranti. All’interno anche una serie di messaggi con alla base i valori del rispetto, della lealtà e dell’antirazzismo: «Ognuno di noi deve fare la sua parte affinché ciò che abbiamo costruito non crolli»; «Uniamo le tradizioni per un’accoglienza migliore»; «Un calcio sempre e comunque contro tutti i pregiudizi»; «Se chiudi con il razzismo ti si apre un mondo»; «Forse per il mondo sei solo una persona, ma per qualche persona sei tutto il mondo».

Al termine del video una citazione di Nelson Mandela: «Lo sport ha il potere di cambiare il mondo, di ispirare, di unire le persone. Parla ai giovani con una lingua che comprendono e può portare speranza dove una volta c’era disperazione». L’elaborato nasce dall’omonima iniziativa promossa da alcuni anni da Silvia Trentin, insegnante di educazione fisica nell’istituto di istruzione superiore di Lupareddu. «È un’esperienza positiva – queste le sue parole – che portiamo avanti con i migranti. Abbiamo anche collaborato con i ragazzi del Pagi di Sassari e con la casa famiglia Migrantes di Nuoro. Per loro i nostri ragazzi preparano una festa e tutti assieme si uniscono attraverso le attività sportive, di danza e di musica. Da lì è nato il video con il quale abbiamo partecipato al concorso ma, al di là del premio in sé, sono felice che sia stato riconosciuto un lavoro con un significato molto importante dal punto di vista morale».

Questi i ragazzi coinvolti nel progetto: Sara Cancilleri, Nicolò Derelitto, Giulia Farris, Giulia Giorico, Nicola Giovanni Marongiu, Gianfranco Melis, Roberta Nivola, Giampiera Pau, Lorenzo Saporito e Rebecca Todde. La premiazione si è tenuta il 17 novembre a Milano: «Non siamo potuti andare – ha affermato la docente – ma riceveremo il riconoscimento in Sardegna, in un’altra occasione». «Dedico il premio – ha concluso Trentin – a tutti i migranti e a tutti i nostri ospiti che da tanti anni ci insegnano che non sono come vengono spesso descritti».
 

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