Ollolai, pienone di turisti alle Cortes di Ospitone
di Michela Columbu
Invasione di visitatori, nonostante il freddo, lungo le vie e le piazze del centro Folla per le dimostrazioni di s’istrumpa e per la vestizione della sposa
27 novembre 2017
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OLLOLAI. Il freddo pungente di ieri e di sabato non ha fermato i turisti che hanno deciso di visitare le cortes ollolaesi. La piazza principale e i vicoli del centro storico sono stati letteralmente presi d’assalto grazie al ricco elenco di proposte inserite nel cartellone messo a punto dall’amministrazione comunale in collaborazione con le numerose associazioni locali. L’evento anche quest’anno è stato un successo che ha visto protagonisti i prodotti della tradizione e il grande patrimonio culturale e ambientale. Ieri mattina dalle 8 gli escursionisti in mountain bike sono stati i primi a percorrere le strade del centro, inserite nel tragitto della escursione che in seguito li ha portati a visitare il territorio circostante grazie al comitato Mtb Ollolai.
È stato un successo anche la partecipazione all’evento dei ragazzi ospiti della cooperativa “Il Sicomoro” di Cagliari, minori stranieri non accompagnati che hanno potuto leggere in una corte del centro, alcuni brani di opere letterarie dei loro paesi di provenienza, confrontandosi quindi con i ragazzi del posto. Interessanti anche le dimostrazioni di istrumpa che si sono tenute invece nell’ex asilo parrocchiale. L’antico sport barbaricino che richiama sempre tanti curiosi e che è espressione del pastoralismo, è stato presentato al pubblico grazie alla federazione S’Istrumpa che con costanza ne promuove la diffusione tra i giovani. Partecipati anche i laboratori per imparare a fare il fiore sardo, lavorare la pasta fresca, le pelli, s’iscrarionzu e di ricamo di pezzi dell’abito tradizionale femminile e maschile. Una festa che dalla mattinata di sabato ha visto impegnata tutta la popolazione anche nel diversificare l’offerta gastronomica: nei numerosi punti ristoro che hanno affiancato il lavoro delle strutture ricettive sono stati proposti menù della tradizione locale. Un focus sul pane con le varie dimostrazioni sulla lavorazione, e in particolare con il convegno “In nome del pane” ha poi permesso di approfondire l’importanza di questo alimento nella storia, e ancora di più oggi, quale veicolo di promozione locale. E ancora, a cura de Su sotziu tenores il laboratorio di canto che si è tenuto nella chiesa di Sant’Antonio, con la partecipazione dell’etnomusicologo Bustianu Pilosu, assieme ai tenores di Cuccuru ’e Luna di Torpè e i componenti del gruppo Ospitone di Ollolai. Appuntamento a cui non mancare si è confermata la vestizione dell’abito tradizione nella corte del gruppo folk Balladores. Meta obbligata infine il parco di San Basilio con il servizio navetta che per le due giornate ha lavorato incessantemente.
È stato un successo anche la partecipazione all’evento dei ragazzi ospiti della cooperativa “Il Sicomoro” di Cagliari, minori stranieri non accompagnati che hanno potuto leggere in una corte del centro, alcuni brani di opere letterarie dei loro paesi di provenienza, confrontandosi quindi con i ragazzi del posto. Interessanti anche le dimostrazioni di istrumpa che si sono tenute invece nell’ex asilo parrocchiale. L’antico sport barbaricino che richiama sempre tanti curiosi e che è espressione del pastoralismo, è stato presentato al pubblico grazie alla federazione S’Istrumpa che con costanza ne promuove la diffusione tra i giovani. Partecipati anche i laboratori per imparare a fare il fiore sardo, lavorare la pasta fresca, le pelli, s’iscrarionzu e di ricamo di pezzi dell’abito tradizionale femminile e maschile. Una festa che dalla mattinata di sabato ha visto impegnata tutta la popolazione anche nel diversificare l’offerta gastronomica: nei numerosi punti ristoro che hanno affiancato il lavoro delle strutture ricettive sono stati proposti menù della tradizione locale. Un focus sul pane con le varie dimostrazioni sulla lavorazione, e in particolare con il convegno “In nome del pane” ha poi permesso di approfondire l’importanza di questo alimento nella storia, e ancora di più oggi, quale veicolo di promozione locale. E ancora, a cura de Su sotziu tenores il laboratorio di canto che si è tenuto nella chiesa di Sant’Antonio, con la partecipazione dell’etnomusicologo Bustianu Pilosu, assieme ai tenores di Cuccuru ’e Luna di Torpè e i componenti del gruppo Ospitone di Ollolai. Appuntamento a cui non mancare si è confermata la vestizione dell’abito tradizione nella corte del gruppo folk Balladores. Meta obbligata infine il parco di San Basilio con il servizio navetta che per le due giornate ha lavorato incessantemente.