Contratto d’area, proroga cantiere
di Federico Sedda
Altri due mesi di lavoro per i tre ex dipendenti di Plasteco e Master Sarda
24 dicembre 2017
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BOLOTANA. Potranno lavorare altri due mesi per contro del comune di Bolotana i tre lavoratori in mobilità, ex dipendenti della Plasteco e della Master sarda, tutte aziende del Contratto d’area di Ottana e di Bolotana fallite da tempo, che da sei anni lavorano nei cantieri comunali.
L’amministrazione comunale guidata dal sindaco, Annalisa Motzo, ha, infatti, recepito la direttiva dell’assessorato regionale al Lavoro che ha prorogato a termine il contratto dei lavoratori in mobilità presi in carico dai comuni e da altri enti pubblici che scadrà il 31 dicembre prossimo. Per poter prorogare il cantiere, il comune di Bolotana ha ricevuto un finanziamento integrativo di oltre 11 mila euro. Un sospiro di sollievo per questi operai sempre in bilico tra lavoro e disoccupazione da sette anni, da quando, cioè, nel 2010, venne firmato l’accordo che prevedeva il reimpiego dei lavoratori in mobilità negli enti locali. Il tutto a carico della Regione che garantiva così l’integrazione del reddito di questi lavoratori che, senza questa possibilità, avrebbero ricevuto un sussidio dell’Inps intorno ai quattrocento euro mensili. La proroga del loro contratto è sempre stata legata alla disponibilità finanziaria della Regione. Che ora sembra giunta agli sgoccioli. Anche perché, nel 2014, è cambiata la normativa nazionale che prevede la graduale uscita dalla mobilità, escludendo, peraltro, dalla possibilità di proroga chi è arrivato al massimo degli anni prorogabili. Per due mesi, tuttavia, i lavoratori dell’ex Contratto d’area utilizzati nei comuni, tra i quali figura anche il comune di Ottana, potranno tirare un sospiro di sollievo. In attesa, per chi ne ha diritto, dell’ennesima proroga che rimane legata alla disponibilità di nuove risorse inserite nella legge finanziaria regionale che è in corso di discussione in consiglio regionale e che sarà approvata il 9 gennaio prossimo.
L’amministrazione comunale guidata dal sindaco, Annalisa Motzo, ha, infatti, recepito la direttiva dell’assessorato regionale al Lavoro che ha prorogato a termine il contratto dei lavoratori in mobilità presi in carico dai comuni e da altri enti pubblici che scadrà il 31 dicembre prossimo. Per poter prorogare il cantiere, il comune di Bolotana ha ricevuto un finanziamento integrativo di oltre 11 mila euro. Un sospiro di sollievo per questi operai sempre in bilico tra lavoro e disoccupazione da sette anni, da quando, cioè, nel 2010, venne firmato l’accordo che prevedeva il reimpiego dei lavoratori in mobilità negli enti locali. Il tutto a carico della Regione che garantiva così l’integrazione del reddito di questi lavoratori che, senza questa possibilità, avrebbero ricevuto un sussidio dell’Inps intorno ai quattrocento euro mensili. La proroga del loro contratto è sempre stata legata alla disponibilità finanziaria della Regione. Che ora sembra giunta agli sgoccioli. Anche perché, nel 2014, è cambiata la normativa nazionale che prevede la graduale uscita dalla mobilità, escludendo, peraltro, dalla possibilità di proroga chi è arrivato al massimo degli anni prorogabili. Per due mesi, tuttavia, i lavoratori dell’ex Contratto d’area utilizzati nei comuni, tra i quali figura anche il comune di Ottana, potranno tirare un sospiro di sollievo. In attesa, per chi ne ha diritto, dell’ennesima proroga che rimane legata alla disponibilità di nuove risorse inserite nella legge finanziaria regionale che è in corso di discussione in consiglio regionale e che sarà approvata il 9 gennaio prossimo.