Silanus, il museo dei cantadores
di Tore Cossu
Finanziato il progetto Sa domo de sa poesia cantada, espressione del patrimonio culturale del paese
28 gennaio 2018
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SILANUS. Si avvia a diventare una piacevole realtà il progetto dell’amministrazione comunale che punta a realizzare “Sa domo de sa poesia cantada”. Nei giorni scorsi la giunta comunale di Silanus ha deciso di affidare i locali della “Casa museo” alla società “Domus de janas” di Fabio Pillonca sas per destinarli ad ospitare il progetto della casa della poesia.
La struttura, situata in via Sant’Antonio, adiacente alla casa comunale e alla chiesa parrocchiale, verrà affidata in regime di comodato d’uso gratuito al fine di realizzare il progetto culturale. Iniziativa che potrà essere realizzata anche grazie al contributo dell’assessorato regionale alla Cultura che ha ammesso al finanziamento il progetto presentato dalla società, nell’ambito del bando “Domos de sa cultura”.
Idea finanziabile in quanto rispecchia fedelmente gli obiettivi del bando che mirano alla valorizzazione degli elementi e delle espressioni del patrimonio culturale immateriale della Sardegna. In pratica Silanus con questo progetto si candida a diventare un punto di riferimento in tutta l’isola nel campo della poesia orale.
Il centro del Marghine, oltre alla disponibilità della struttura, ha le carte in piena regola per centrare l’obiettivo visto che, nel corso del tempo, ha dato molto al settore della poesia improvvisata. Qui hanno avuto i natali due tra i più grandi cantadores del secolo scorso: Mario Masala e Francesco Mura che per oltre mezzo secolo hanno allietato le sfide poetiche. Il testimone è ora passato tra le mani di Totore Cappai e Alessandro Arca che a colpi di ottavas e battorinas portano avanti la tradizione della poesia “a bolu”.
Ma Silanus vanta anche numerosi poeti “a taulinu” e promuove la poesia in tutte le sue forme con i concorsi e con le gare improvvisate.
Meritano di essere citati i premi “Modas e modellos” promosso dall'associazione poetica Frantziscu Mura e “Santu Portolu” organizzato dalla Pro loco. Così come non vanno dimenticati i tanti gruppi a tenore (Santa Sarbana, Santu Larettu, Sa Madalena e gli altri) che con i loro versi gutturali portano ovunque le espressioni poetiche del paese.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
La struttura, situata in via Sant’Antonio, adiacente alla casa comunale e alla chiesa parrocchiale, verrà affidata in regime di comodato d’uso gratuito al fine di realizzare il progetto culturale. Iniziativa che potrà essere realizzata anche grazie al contributo dell’assessorato regionale alla Cultura che ha ammesso al finanziamento il progetto presentato dalla società, nell’ambito del bando “Domos de sa cultura”.
Idea finanziabile in quanto rispecchia fedelmente gli obiettivi del bando che mirano alla valorizzazione degli elementi e delle espressioni del patrimonio culturale immateriale della Sardegna. In pratica Silanus con questo progetto si candida a diventare un punto di riferimento in tutta l’isola nel campo della poesia orale.
Il centro del Marghine, oltre alla disponibilità della struttura, ha le carte in piena regola per centrare l’obiettivo visto che, nel corso del tempo, ha dato molto al settore della poesia improvvisata. Qui hanno avuto i natali due tra i più grandi cantadores del secolo scorso: Mario Masala e Francesco Mura che per oltre mezzo secolo hanno allietato le sfide poetiche. Il testimone è ora passato tra le mani di Totore Cappai e Alessandro Arca che a colpi di ottavas e battorinas portano avanti la tradizione della poesia “a bolu”.
Ma Silanus vanta anche numerosi poeti “a taulinu” e promuove la poesia in tutte le sue forme con i concorsi e con le gare improvvisate.
Meritano di essere citati i premi “Modas e modellos” promosso dall'associazione poetica Frantziscu Mura e “Santu Portolu” organizzato dalla Pro loco. Così come non vanno dimenticati i tanti gruppi a tenore (Santa Sarbana, Santu Larettu, Sa Madalena e gli altri) che con i loro versi gutturali portano ovunque le espressioni poetiche del paese.
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