Dorgali, verso la Pasqua con i riti di sa chida santa
di Nino Muggianu
Il paese pronto a vivere i suggestivi momenti della morte e resurrezione di Cristo Per s’Incontru i parroci invitano i giovani a indossare l’abito tradizionale
27 marzo 2018
2 MINUTI DI LETTURA
DORGALI. Domenica delle Palme, la pioggia è riuscita solo in parte a rovinare la suggestiva cerimonia della benedizione delle palme e la processione che hanno dato il via all’intenso programma della parrocchia di Santa Caterina D’Alessandria della Settimana santa. Ieri, la confessione dei ragazzi nel pomeriggio mentre oggi, oltre alle confessioni, alle 10 è stata celebrata la messa dei malati. Domani, ancora confessioni e giovedì santo si entra nel vivo dei riti pasquali dalle prime ore della giornata. Si inizia alle 8 con le lodi e le letture, poi alle 10 la messa crismale in cattedrale. Alle 18 la celebrazione in parrocchia della messa e della lavanda dei piedi ai ragazzi disabili. Alle 20,30 il rito delle sette chiese: la Madonna che cerca il Cristo morto. Alle 21 ora dell’adorazione. Il venerdì santo si comincia lodi e letture alle 8 e a seguire, alle 16,30 adorazione della croce. Alle 21 il suggestivo e toccante rito di S’Iscravamentu che a Dorgali è seguito in modo particolare.
Sabato veglia pasquale nella chiesa di Santa Lucia e Santa Caterina. Domenica è il giorno della Resurrezione di Cristo con S’ Incontru, rito che rievoca l’incontro tra il Cristo risorto e la Madonna. La statua del Cristo alle 10,30 esce dalla chiesa di Sa Maddalena accompagnata dai priori di Su Sarvadore, dal comitato e dalla pandela di Su Babbu Mannu, dal comitato e pandela di San Giovanni su Anzu, Sa Maddalena, San Lussorio di Gonare, San Giovanni Crisostomo, San Pantaleo, Sant’Isidoro, Sant’Antonio e San Sebastiano. La statua delle Madonna uscirà invece, allo stesso orario dalla chiesa Parrocchiale di Santa Caterina accompagnata dai priori di Su Rosariu, Santa Caterina, dai comitati e pandela dei santi Cornelio e Cippriano, Beata Maria Gabriella, Beata Vergine assunta, le prioresse e pandela del Carmelo, la pandela di Santa maria e S’ Ena, il comitato e pandela della Vergine di Buon Cammino, comitato e pandela di Sos Anzelos, della beata Vergine di Valverde, comitato di Sos Anzelos e la pandela di Itria. S’incontru avverrà alle 11 nel corso Umberto; seguirà la processione verso la chiesa parrocchiale e la santa messa. I vari comitati si ritroveranno nelle chiese alle ore 10,20 da dove partiranno i due cortei. Il consiglio dei sacerdoti, il parroco don Michel Casula e don Martini è che «sia i portatori de sas pandelas e tante altre persone specialmente i giovani usino il costume tradizionale».
Non solo: i sacerdoti propongono anche che le case di corso Umberto vengano addobbate per la speciale occasione.
Sabato veglia pasquale nella chiesa di Santa Lucia e Santa Caterina. Domenica è il giorno della Resurrezione di Cristo con S’ Incontru, rito che rievoca l’incontro tra il Cristo risorto e la Madonna. La statua del Cristo alle 10,30 esce dalla chiesa di Sa Maddalena accompagnata dai priori di Su Sarvadore, dal comitato e dalla pandela di Su Babbu Mannu, dal comitato e pandela di San Giovanni su Anzu, Sa Maddalena, San Lussorio di Gonare, San Giovanni Crisostomo, San Pantaleo, Sant’Isidoro, Sant’Antonio e San Sebastiano. La statua delle Madonna uscirà invece, allo stesso orario dalla chiesa Parrocchiale di Santa Caterina accompagnata dai priori di Su Rosariu, Santa Caterina, dai comitati e pandela dei santi Cornelio e Cippriano, Beata Maria Gabriella, Beata Vergine assunta, le prioresse e pandela del Carmelo, la pandela di Santa maria e S’ Ena, il comitato e pandela della Vergine di Buon Cammino, comitato e pandela di Sos Anzelos, della beata Vergine di Valverde, comitato di Sos Anzelos e la pandela di Itria. S’incontru avverrà alle 11 nel corso Umberto; seguirà la processione verso la chiesa parrocchiale e la santa messa. I vari comitati si ritroveranno nelle chiese alle ore 10,20 da dove partiranno i due cortei. Il consiglio dei sacerdoti, il parroco don Michel Casula e don Martini è che «sia i portatori de sas pandelas e tante altre persone specialmente i giovani usino il costume tradizionale».
Non solo: i sacerdoti propongono anche che le case di corso Umberto vengano addobbate per la speciale occasione.