La Nuova Sardegna

Nuoro

Auto elettriche, presto in città 23 punti di ricarica

Paolo Merlini
Auto elettriche, presto in città 23 punti di ricarica

La giunta di Nuoro punta sulle vetture ecologiche e aderisce al piano energetico regionale. In via Deffenu già installata la prima colonnina

22 aprile 2018
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NUORO. La prima colonnina per ricaricare un’auto elettrica è comparsa da qualche giorno in via Deffenu, nei parcheggi di fronte a Villa Melis. Al momento è solo un esperimento, che si deve a una concessionaria che sta puntando molto su vetture ecologiche, cioè totalmente elettriche oppure ibride, la Mereu Auto, che ha chiesto e ottenuto dal Comune di poter installare la colonnina. Ma in futuro non lontano, probabilmente entro pochi anni, in città ci saranno ben 23 postazioni (per un totale di 49 colonnine) per ricaricare la propria auto elettrica. È il piano regionale per la mobilità sostenibile, finanziato dalla giunta Pigliaru con un investimento di 15 milioni, che prevede una sperimentazione in otto città dell’isola, quelle dove maggiore è la concentrazione del traffico e, di conseguenza, problemi di inquinamento. Ne farà parte anche Nuoro, o meglio la cosiddetta Area Vasta che include i paesi del circondario.

Lunedì 23 aprile il consiglio comunale è chiamato a esprimersi sul “piano d’azione delle installazioni delle infrastrutture di ricarica” per veicoli elettrici. I tecnici del Comune hanno lavorato intensamente nelle ultime settimane, in collaborazione con i colleghi della Regione e gli esperti della facoltà di ingegneria dell’università di Cagliari, per dare attuazione al piano annunciato dalla giunta Pigliaru nel febbraio scorso. «Abbiamo aderito con entusiasmo alla proposta d’inclusione in un progetto in cui crediamo molto – dice Giuliano Sanna, assessore comunale all’Ambiente – anche perché la nostra giunta già nel febbraio dello scorso anno aveva deliberato a favore della mobilità sostenibile, stabilendo parcheggi gratuiti per auto elettriche e particolari agevolazioni per la sosta delle vetture ibride. Il provvedimento riguardava anche la possibilità di accedere senza problemi alle Ztl di Seuna e del corso Garibaldi. Per quanto riguarda la sosta ovviamente dovrà esserci prima un confronto con chi gestisce i parcheggi a pagamento, cioè l’Atp».

Il piano che verrà discusso in consiglio comunale riguarda le sole auto elettriche, cioè le vetture che, al contrario delle ibride (che si muovono grazie all’azione combinata di due motori, uno elettrico e uno a scoppio), devono essere collegate a una colonnina di energia elettrica per ricaricare le batterie. Va detto che sono ancora pochissime in circolazione: in tutta Italia appena l’0,1 per cento del totale. Ma gli esperti prevedono che, sia pure lentamente, dalle 4500 del 2015, nel 2030 si passerà ad almeno 150mila, pari al 2,8% del totale. Dati non eclatanti, che fanno dell’Italia il fanalino di coda in Europa, ma legati principalmente al fatto che mancano i punti di ricarica pubblici, e dunque ci si può soltanto affidare a privati o a reti casalinghe. Il piano della giunta Pigliaru va appunto in questo senso, mira cioè a sviluppare una rete diffusa a partire dalle città principali per poi rendere capillare la presenza di colonnine. Da notare che il progetto prevede 650 colonnine in tutta l’isola, comprese le strade statali e provinciali più battute, a cominciare dalla 131. Per quanto riguarda il Nuorese, ci saranno due colonnine sulla 131 Dcn, tra Abbasanta e Olbia.

Tornando alla rete cittadina, nei ventitré punti di ricarica sparsi per la città in modo capillare ci saranno in genere più colonnine, anche perché sono previste tre tipologie di rifornimento: fast, quick e slow (veloce, rapido e lento). Sarà possibile ricaricare anche all’Ortobene e a Pratosardo. Il Comune darà il buon esempio: il progetto prevede la fornitura di 16 vetture, a cominciare dai vigili urbani.

Quando diventerà realtà questo progetto? La Regione vuole affrettare i tempi, e intende affidare l’appalto, unico per tutta l’isola, entro aprile. I costi infine. Con l’elettrico si risparmia moltissimo rispetto alle auto tradizionali a benzina o diesel. Il prezzo d'acquisto della vettura è ancora più elevato della media, ma ci sono incentivi statali e aziendali che, con una rete capillare, possono portare molti automobilisti a fare il grande passo.

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