La Nuova Sardegna

Nuoro

«Calamità naturale» Siniscola chiede i danni per le piogge

di Sergio Secci
«Calamità naturale» Siniscola chiede i danni per le piogge

L’amministrazione Farris presenta il conto alla Regione Strade rurali impraticabili. Alghe nel canale Vivarelli

22 maggio 2018
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SINISCOLA. Anche il Comune di Siniscola ha dichiarato lo stato di calamità naturale per le abbondanti piogge cadute nei primi giorni di maggio e che hanno provocato danni al patrimonio pubblico e privato. Il responsabile dell’ufficio di Protezione civile comunale ha stilato un lungo elenco delle criticità soprattutto in corrispondenza delle strade comunali di s’Alapathu, Sant’Elene e Gadu ’e lampatas. Da una prima ricognizione, i tecnici hanno accertato disagi nelle campagne di su Calavriche, s’Arenariu e della strada di collegamento di su Tilliò, a Capo Comino, a s’Isparaju presso la strada vicinale di Sant’ Elene dove la scarsa capacità dei sistemi di allontanamento delle acque meteoriche dalla piattaforma stradale ha creato forti difficoltà di transito da parte dei residenti.

Secondo il resoconto presentato alla giunta Farris che inoltrerà alla Regione una richiesta di risarcimento, i torrenti di Rena latta e Lonne, già sollecitati da precedenti precipitazioni, sono esondati in più punti, producendo l’isolamento di più famiglie e di attività agricole nelle campagne limitrofe. Segnalati infine importanti danneggiamenti all’intero sistema di strade catastali di accesso alle aziende agricole già segnalate in passato e in particolare: Gadu petrosu, Lonne, Thalaspru, Avidì, la vecchia strada Siniscola-Orosei, in località sas Funtaneddas e Gaddu ‘e lampatas, Nella strada vicinale di Unnicheda e in quelle di Lollotha, Berchida e Jorgi Uffratu. Il Comune ha operato per la rimozione di detriti e fango dalle carreggiate stradali e dalle cunette di servizio ricostruendo tratti di strade, colmando le buche e ripristinando alcuni attraversamenti fluviali stradali sull’intero sistema viario comunale. Un ulteriore intervento è stato effettuato anche sul canale Vivarelli, che rappresenta il tratto terminale del sistema di drenaggio artificiale della piana di La Caletta. In questo caso si è monitorato lo sbocco a mare, interessato dall’accumulo di alghe, e le stesse sono state movimentate al fine di permettere al flusso idrico di piena di transitare con regolarità.

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