La Nuova Sardegna

Nuoro

Il grande sogno di Mattia: incontrare Valentino Rossi

di Alessandra Porcu
Il grande sogno di Mattia: incontrare Valentino Rossi

Macomer, il centralinista del Comune con la passione per la moto Gp È affetto da una forma rara di sclerosi multipla da quando aveva sei anni

24 maggio 2018
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MACOMER. Le sue tre grandi passioni sono: la Dinamo, la Juve e la Moto Gp. Adora la matematica, il suo labrador color miele di nome Balù e andare ai concerti. La stanza dello studio è tappezzata da foto con cantanti famosissimi: da Vasco a Jovanotti, da Caparezza a Piero Pelù, passando per Samuel dei Subsonica. Mattia Lai, ha 27 anni, vive e lavora a Macomer. È un ragazzo come tanti, con qualcosa di speciale. A contraddistinguerlo è il suo attaccamento alla vita, a quella stessa vita che con lui è stata poco generosa. A soli sei anni, dopo aver fatto il richiamo dell’ultimo vaccino, inizia a stare male. Febbre e vomiti costringono i genitori a portarlo d’urgenza in ospedale.

Dopo qualche giorno viene dimesso. Una volta tornato a casa le sue condizioni peggiorano. Segue un altro ricovero. Sono giorni difficili in cui il quadro clinico si fa irrimediabilmente grave. Mattia perde la vista e l’uso delle gambe. Non li riacquisterà mai più. Dopo consulti e diagnosi errate, i medici giungono alla conclusione che sia affetto da una rara forma di sclerosi multipla. Il 60 per certo delle persone che ne soffre viene strappato alla vita.

«Per Mattia non è stato così», sussurra la mamma con un filo di voce. Lui, che 21 anni fa, è stato il primo bambino al mondo con quella patologia, si è salvato. Capelli castano chiari, faccino paffuto dall’espressione dolce, vive la sua esistenza appieno. Col sorriso stampato sulle labbra sottolinea di non voler la pietà di nessuno. «Ho accettato quello che mi è successo e non voglio fare il moralista. A chi è nelle mie stesse condizioni, dico solo di fare ciò che sente. Godere di quello che ha oppure piangersi addosso».

Mattia ha scelto di andare avanti, sfidando i limiti materiali. Ha studiato e dopo la maturità scientifica avrebbe voluto iscriversi in ingegneria.

I troppi ostacoli lo hanno fatto desistere, ma non si è perso d’animo e ha frequentato un corso per centralinista. Oggi è lui che risponde alle chiamate che arrivano al Comune di Macomer. È sempre lui che dà informazioni e, spesso e volentieri, gestisce l’ira e le lamentele dei cittadini infuriati. Il lavoro gli piace. Il contratto a tempo indeterminato gli ha regalato l’indipendenza economica. Mattia che di traguardi ne ha superati tanti, ha un grande sogno: incontrare Valentino Rossi. Il Dottore, alla guida della Yamaha col numero 46, è il suo mito incontrastato. «Desidero più di ogni altra cosa conoscerlo. Spero tanto di riuscirci, prima o poi», dice col tono deciso di chi sa che niente nella vita è impossibile. Basta volerlo.

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