Area, una donna invalida costretta a vivere senza l'energia elettrica
Giusy Ferreli
A Nuoro casa off limits per le perdite d’acqua
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NUORO. Due buchi di discrete dimensioni sono comparsi nella parete del bagno della signora Santina. È il risultato dei lavori eseguiti dagli operai di Area per cercare di scovare la perdita d’acqua che da un mese esatto sta facendo dannare i condomini della palazzina 27B di viale Costituzione. La donna, 72 anni, invalida e diabetica, da giorni si trova senza corrente elettrica perché non si sa mai cosa può succedere con tutta l’acqua che per settimane si è infiltrata nell’appartamento ex Iacp di Nuoro. La situazione è a dir poco disastrosa e le chiazze di umidità che affiorano sui muri dei bagni e del corridoio non sono un bello spettacolo.
Ma quello estetico è forse l’ultimo dei problemi perché senza acqua e senza corrente elettrica i piccoli gesti della quotidianità diventano una impresa insormontabile. «Non riusciamo a prenderci cura della sua persona» dice l’assistente che si occupa della signora Sotgiu per conto della cooperativa Progetto uomo. «Non possiamo lavarla e anche i farmaci che dovrebbero essere conservati in frigorifero sono». Per qualche giorno la donna, in precarie condizioni di salute, si è trasferita in una pensione pagando 30 euro a giorno. Una spesa diventata insostenibile per chi deve far fronte ai costi della vita con la pensione sociale. «Sono stata fuori quattro giorni ma con una pensione da 500 euro sono rimasta ben presto senza soldi e sono dovuta tornare a casa nonostante si trovi in queste condizioni» dice sconsolata Santia Sotgiu mentre si aggira con il deambulatore nelle stanze piene di muffa.
I condomini, dodici famiglie, hanno fatto numerose segnalazioni. Nell’ordine hanno avvertito: i tecnici Area della sede di Nuoro, i vigili del fuoco e gli a genti della polizia municipale. A onor del vero l’agenzia che si occupa dell’edilizia popolare ha eseguito un’ispezione. Ma a parte l’intervento sui muri dell’appartamento al primo piano dove abita la signora Sotgiu non c’è stata nessuna manutenzione straordinaria in grado di fermare le perdite d’acqua dai tubi. E non si sono fatti più vedere. Giovanni Patteri è un altro dei condomini che ha visto la sua cantina allagarsi. Da diversi giorni sua moglie non fa altro che raccogliere l’acqua. Anche il locale della famiglia Piras versa nelle stesse condizioni. «Facciamo fronte all’emergenza con secchi e bacinelle» dice il capofamiglia, Francesco Piras. «Qui paghiamo tutti regolarmente. Non ci sono morosi e teniamo la palazzina in ordine» dicono in coro le famiglie della 27B. «Noi – incalzano gli abitanti dell’edificio realizzato e consegnato agli assegnatari nel 1992 – facciamo la nostra parte ma l’ente deve fare la sua parte e toglierci da questa incresciosa situazione». A parlare è anche chi non ha avuto a che fare con le perdite d’acqua, sono i fortunati che abitano nei piani alti. «Noi non abbiamo nessun genere di problema ma non ci pare giusto che Santina sia costretta a vivere in quelle condizioni» dice la famiglia Gusai. La solidarietà dei condomini si è però scontrata con le lungaggini della burocrazia. L’architetto Giovanni La Rocca, dirigente del settore tecnico di Area è a conoscenza del problema segnalato dai condomini.
Ma per risolverlo non può far altro che affidare direttamente i lavori a un’impresa. «Da maggio – dice il dirigente dell’agenzia nuorese – la centrale unica di committenza di Cagliari non ha ancora bandito le gare per affidare il servizio di manutenzione. Siamo quindi costretti a dare l’incarico diretto alle imprese per sopperire alla tardività delle manutenzione». Da parte sua c’è il massimo impegno a risolvere il problema, burocrazia permettendo. «Già domani (oggi per chi legge ndr) nella palazzina di viale Costituzione ci sarà una squadra di intervento» fa sapere l’architetto. E le famiglie della palazzina 27B li attendono con impazienza.
Ma quello estetico è forse l’ultimo dei problemi perché senza acqua e senza corrente elettrica i piccoli gesti della quotidianità diventano una impresa insormontabile. «Non riusciamo a prenderci cura della sua persona» dice l’assistente che si occupa della signora Sotgiu per conto della cooperativa Progetto uomo. «Non possiamo lavarla e anche i farmaci che dovrebbero essere conservati in frigorifero sono». Per qualche giorno la donna, in precarie condizioni di salute, si è trasferita in una pensione pagando 30 euro a giorno. Una spesa diventata insostenibile per chi deve far fronte ai costi della vita con la pensione sociale. «Sono stata fuori quattro giorni ma con una pensione da 500 euro sono rimasta ben presto senza soldi e sono dovuta tornare a casa nonostante si trovi in queste condizioni» dice sconsolata Santia Sotgiu mentre si aggira con il deambulatore nelle stanze piene di muffa.
I condomini, dodici famiglie, hanno fatto numerose segnalazioni. Nell’ordine hanno avvertito: i tecnici Area della sede di Nuoro, i vigili del fuoco e gli a genti della polizia municipale. A onor del vero l’agenzia che si occupa dell’edilizia popolare ha eseguito un’ispezione. Ma a parte l’intervento sui muri dell’appartamento al primo piano dove abita la signora Sotgiu non c’è stata nessuna manutenzione straordinaria in grado di fermare le perdite d’acqua dai tubi. E non si sono fatti più vedere. Giovanni Patteri è un altro dei condomini che ha visto la sua cantina allagarsi. Da diversi giorni sua moglie non fa altro che raccogliere l’acqua. Anche il locale della famiglia Piras versa nelle stesse condizioni. «Facciamo fronte all’emergenza con secchi e bacinelle» dice il capofamiglia, Francesco Piras. «Qui paghiamo tutti regolarmente. Non ci sono morosi e teniamo la palazzina in ordine» dicono in coro le famiglie della 27B. «Noi – incalzano gli abitanti dell’edificio realizzato e consegnato agli assegnatari nel 1992 – facciamo la nostra parte ma l’ente deve fare la sua parte e toglierci da questa incresciosa situazione». A parlare è anche chi non ha avuto a che fare con le perdite d’acqua, sono i fortunati che abitano nei piani alti. «Noi non abbiamo nessun genere di problema ma non ci pare giusto che Santina sia costretta a vivere in quelle condizioni» dice la famiglia Gusai. La solidarietà dei condomini si è però scontrata con le lungaggini della burocrazia. L’architetto Giovanni La Rocca, dirigente del settore tecnico di Area è a conoscenza del problema segnalato dai condomini.
Ma per risolverlo non può far altro che affidare direttamente i lavori a un’impresa. «Da maggio – dice il dirigente dell’agenzia nuorese – la centrale unica di committenza di Cagliari non ha ancora bandito le gare per affidare il servizio di manutenzione. Siamo quindi costretti a dare l’incarico diretto alle imprese per sopperire alla tardività delle manutenzione». Da parte sua c’è il massimo impegno a risolvere il problema, burocrazia permettendo. «Già domani (oggi per chi legge ndr) nella palazzina di viale Costituzione ci sarà una squadra di intervento» fa sapere l’architetto. E le famiglie della palazzina 27B li attendono con impazienza.
