OLLOLAI
L’investitore davanti al giudice: mi sono fermato, non ero sbronzo
NUORO. «Sono dispiaciuto e addolorato per quello che è successo, chiedo scusa ai familiari del signore che ho investito. Sono pronto a chiarire quello che è successo e tengo a dire, in ogni caso, che...
25 ottobre 2018
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NUORO. «Sono dispiaciuto e addolorato per quello che è successo, chiedo scusa ai familiari del signore che ho investito. Sono pronto a chiarire quello che è successo e tengo a dire, in ogni caso, che non ero ubriaco e che, dopo l’investimento, mi sono fermato per chiamare i soccorsi». Davanti al giudice per le indagini preliminari, Teresa Castagna, ieri mattina, Giovanni Soru decide di dire la sua rendendo quelle che il codice chiama “dichiarazioni spontanee”. Assistito dai suoi avvocati, Pietro Pittalis e Mario Silvestro Pittalis, il giovane di Ollolai che domenica scorsa ha travolto due pedoni all’ingresso del paese – uno dei due, il pensionato di Sarule Luigi Crudu è morto dopo essere arrivato all’ospedale San Francesco – fa intuire attraverso le sue parole quale sarà la linea che adotterà la difesa nel prossimo futuro. Il gip Teresa Castagna, al termine dell’udienza, ha deciso comunque di convalidare l’arresto di Soru, eseguito domenica pomeriggio dai carabinieri della compagnia di Ottana, e ha stabilito anche di lasciare il giovane agli arresti domiciliari nella sua casa di Ollolai, in attesa degli sviluppi dell’inchiesta. Sempre ieri, poi, è emerso che il test per accertare la presenza di alcol nel sangue del giovane, eseguito domenica all’ospedale San Francesco, ha stabilito sì la presenza di alcol, ma in una percentuale al di sotto dei limiti imposti dalla legge. Soru, in altre parole, aveva davvero poco alcol nel sangue, e non era ubriaco. (v.g.)