La Nuova Sardegna

Nuoro

Bosa, famiglia vive in cantina da 3 anni

di Alessandro Farina
Bosa, famiglia vive in cantina da 3 anni

L’odissea di Alfonso Caddeo: chiede una casa decente per la moglie e il figlio

10 novembre 2019
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BOSA. Quando si affacciano dalla porta finestra di quella che doveva essere la loro temporanea abitazione sul Lungotemo de Gasperi, Alfonso, Maria e Gianfranco Caddeo possono certamente ammirare lo spettacolo unico del fiume e delle storiche Conce oltre il corso d’acqua. Ma l’ameno panorama non deve trarre in inganno: perché la famiglia di Bosa è costretta a vivere da oltre due anni in un alloggio letteralmente di fortuna, umido, privo di un pur minimo comfort. Una cantina o un magazzino un tempo, dove oggi per spazio ridotto trovano posto in una stanza due letti, ed in un’altra un bagno senza doccia. Pochi i metri quadri utili, tanto che un componente della famiglia ogni notte è costretto a stendere a terra una coperta e trovare calore all’interno di un sacco a pelo.

Alfonso Caddeo, dopo i tentativi ininterrotti di mesi di ricerche per un alloggio dignitoso – che hanno coinvolto, senza risultati finora, prima l'amministrazione guidata da Luigi Mastino e da qualche mese quella di Piero Franco Casula – non molla. Spronato da nuove drammatiche difficoltà, che aggravano la già complessa odissea di questa famiglia di Bosa. “A mia moglie è stata diagnosticata una grave patologia. Solo qualche giorno fa è stata sottoposta ad un terzo intervento chirurgico a Cagliari. Il Comune di Bosa ci è venuto incontro, trovandole un posto in un b&b dove Maria ha potuto trascorrere in sicurezza una settimana dopo le dimissioni dall’ospedale, considerato che sarebbe stato impossibile soggiornare nel posto dove ci troviamo oggi. Il problema della casa però resta e il terzo inverno in queste condizioni, così difficili e precarie, si avvicina», racconta. Con l’amarezza che trapela dallo sguardo ed a denti comprensibilmente stretti. Migliaia gli appartamenti inutilizzati a Bosa, molti dei quali probabilmente finiscono nel mercato delle case vacanza estive, una delle possibili spiegazioni ai tanti “no” perentoriamente ricevuti per una sistemazione che non può certamente essere stagionale per una famiglia di residenti. Diverse le soluzioni finora valutate e perseguite insieme al comune di Bosa, che da tempo si occupa di questa situazione. Ma, preclusa la via di un appartamento Area, perché nell’ultima graduatoria i Caddeo risultano cinquantacinquesimi.

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