La Nuova Sardegna

Nuoro

l’imputato è accusato di lesioni gravissime 

Pestaggio al falò, il pm chiede quattro anni per Piredda

Pestaggio al falò, il pm chiede quattro anni per Piredda

NUORO. «Non si può ammettere l’attenuante della provocazione, perché solo per un miracolo questo episodio non è finito in tragedia». Quattro anni e tre mesi di reclusione la richiesta del pm Riccardo...

13 novembre 2019
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NUORO. «Non si può ammettere l’attenuante della provocazione, perché solo per un miracolo questo episodio non è finito in tragedia». Quattro anni e tre mesi di reclusione la richiesta del pm Riccardo Belfiori al gup Claudio Cozzella nel corso del processo con rito abbreviato per il pestaggio del gennaio 2018 in un rione della città, in occasione dei festeggiamenti di Sant’Antonio. Giovanni Piredda (difeso dagli avvocati Angelo Coda e Giuseppe Floris), è accusato di lesioni gravissime ai danni di Romolo Usai che si è costituito parte civile con l’avvocato Francesco Lai. Altri tre imputati: Maurizio Porcu, Roberto Puggioni e Massimo Careddu difesi rispettivamente dagli avvocati Fabio Varone, Alessandro Tuvoni e Maria Antonietta Delogu, accusati di lesioni nei confronti di Piredda, hanno scelto: i primi due la strada del patteggiamento, concordando la pena di sei mesi; il terzo il rito ordinario. Il prossimo 11 febbraio, dopo eventuali repliche ci sarà la sentenza. L’episodio si era verificato la notte tra il 20 e il 21 gennaio quando in viale Repubblica un gruppo di residenti aveva deciso di accendere un falò in onore di sant’Antonio. All’improvviso la rissa, sfociata, secondo gli inquirenti, perché Giovanni Piredda, 48enne nuorese, avrebbe rivolto pesanti apprezzamenti ad alcune ragazze. Ripreso immediatamente da Romolo Usai, l’uomo sentendosi umiliato per l’affronto, si sarebbe armato di mestolo e avrebbe iniziato a colpire violentemente il giovane al volto, causandogli lesioni e danni permanenti alla vista e all’olfatto. Gli amici di Usai, quella stessa notte, avrebbero deciso di vendicare il pestaggio subito dal loro amico, organizzando una vera e propria spedizione punitiva contro Piredda. Una volta raggiunto lo avrebbero colpito ripetutamente con calci e pugni tanto da causargli lesioni guaribili in 30 giorni. (k.s.)

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