La Nuova Sardegna

NUORO. Sul conferimento della cittadinanza onoraria ai figli degli immigrati si dissocia dalla cerimonia nel consiglio comunale convocato per l’occasione l’esponente della Città in Comune, Paolo Manca, che nei mesi scorsi ha lasciato la coalizione che sostiene il sindaco Andrea Soddu. Ecco i suoi perché: «Quest’amministrazione utilizza le occasioni e tutte le iniziative per fare passerella politica. L’ultima è stata l’atto di conferimento del titolo onorifico di cittadini ai figli degli immigrati nati in città». In discussione il modo, non il merito: «Si poteva raggiungere lo stesso obiettivo, lodevole e opportuno, senza convocare una riunione del consiglio comunale, che comporta una spesa per le casse pubbliche». Manca va indietro nel tempo sino al 2013, per recuperare una sua mozione, dai banchi della minoranza, in cui era egli stesso a chiedere quell’atto di attenzione civica per i figli degli immigrati, che in quel periodo era stato sollecitato dal capo dello Stato, Napolitano, e costituiva un diritto acquisito in molte nazioni occidentali: «Fu approvata qualche tempo dopo, all’unanimità. Questo per confermare un sentire condiviso, che per quanto mi riguarda apprezzo e sostengo oggi come ieri». Salvo lo strumento e l’ambito: «Nella mozione di sei anni fa chiarivo che non ci sarebbero stati oneri per il comune e dunque per la città. Credo ancora che dovrebbe essere così. L’aspetto non è però inteso allo stesso modo da chi oggi guida l’amministrazione civica di Nuoro. Infatti, nonostante il nostro sia un comune indebitato in maniera profonda, si continuano a utilizzare i soldi in maniera generosa. Io non ho partecipato, perché così ho fatto risparmiare almeno i 17 euro della mia diaria». (f.p.)