La Nuova Sardegna

Nuoro

LANUSEI 

Peculato, cinque indagati Sotto sequestro 819mila euro

di Simonetta Selloni

LANUSEI. Peculato, indebita percezione di erogazioni ai danni dello Stato, autoriciclaggio. Sono i reati contestati nell’ambito di un’indagine legata alla gestione dei servizi e alla valorizzazione...

17 novembre 2019
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LANUSEI. Peculato, indebita percezione di erogazioni ai danni dello Stato, autoriciclaggio. Sono i reati contestati nell’ambito di un’indagine legata alla gestione dei servizi e alla valorizzazione delle aree archeologiche dei comuni di Villagrande Strisaili e (in forma associata) Ilbono e Tortolì, condotta dal procuratore della Repubblica di Lanusei Biagio Mazzeo. L’inchiesta ha cinque indagati e ha già portato al sequestro preventivo, disposto dal Gip del tribunale ogliastrino Francesco Alterio, di 819mila euro e spiccioli. Erano depositati nei conti intestati a Gian Marco Rubiu, legale rappresentante della Irei srl, a sua figlia Assunta, amministratore unico della Società cooperativa Irei arl, entrambi di Villagrande Strisaili. Gli altri indagati nell’inchiesta culminata con il sequestro preventivo dei conti: di concorso in peculato rispondono anche tre dipendenti del comune di Villagrande, il ragioniere Antonio Staffa, e gli impiegati Maria Bonaria Scudu e Daniele Lotto. Il procuratore Mazzeo ha già depositato l’avviso di conclusione delle indagini.

Tutto verte attorno all’affidamento della gestione dei servizi archeologici alla Irei Srl, titolare sin dal 2006 dei servizi di gestione e valorizzazione delle aree archeologiche. La convenzione con la Regione veniva rinnovata di anno in anno. Tutto fila liscio fino al 2016, anno in cui la Srl di Gian Marco Rubiu comincia ad aver problemi, per contributi non pagati ai dipendenti. Sulla scena compare allora la Cooperativa Irei arl, amministratore Assunta Rubiu: nome quasi uguale, diversa personalità giuridica e sopratutto una “pedigree” pulito. I trasferimenti dei fondi passano quindi, senza colpo ferire, dalla Srl alla coop: latitano i controlli dell’area amministrativa del Comune (Staffa, Scudu e Lotto), ma anche i pagamenti ai 12 dipendenti della Irei srl. Tra l’11 agosto e il 23 novembre 2016, la coop incassa 559mila euro non dovuti. Fino a che al sindaco di Villagrande arriva il sentore che qualcosa non va, anche per via delle denunce dei dipendenti, e viene bloccato il trasferimento dei fondi. Se per un breve periodo i denari corrisposti alla coop sono serviti anche per gli stipendi, presto questi soldi vengono trasferiti dalla arl nei conti della Irei srl e in quelli privati dei due Rubiu: e infatti il blocco riguarda 262.400 euro divisi nei conti di padre e figlia e 560mila euro in quelli della (decotta) Irei srl. Da qui il sospetto di autoriciclaggio. Per inciso, i 12 lavoratori non pagati hanno da tempo ottenuto che il Comune corrispondesse direttamente a loro gli stipendi che né la Irei srl né la coop pagavano.

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