La Nuova Sardegna

Nuoro

Omicidio Dina Dore: a rischio il risarcimento alla figlia

Francesco Rocca
Francesco Rocca

Madre e sorelle di Francesco Rocca, marito della donna uccisa e riconosciuto mandante del delitto, hanno intentato una causa civile per dimostrare che l'uomo non era proprietario dei beni a lui ricondotti

21 novembre 2019
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NUORO. Il risarcimento alla figlia di Dina Dore, la donna di Gavoi uccisa il 26 marzo 2008 nel garage di casa, è a rischio. Due cause civili presentate dalla madre e dalle due sorelle di Francesco Rocca, il dentista condannato all'ergastolo in via definitiva come mandante dell'omicidio della moglie, puntano a spogliare l'uomo di tutti i beni dei quali è intestatario. A quel punto il risarcimento garantito da una legge del 2018 agli orfani minorenni di femminicidio non potrà essere assicurato alla figlia, nel frattempo affidata a alla sorella della vittima, Graziella Dore. Una vicenda che suona come una beffa per la ragazzina. Graziella Dore, con la figlia, Giulia Zurru, denunciano la questione. 

Madre e sorelle di Rocca sostengono che ogni proprietà in capo a lui sarebbe finita nelle sue mani solo in virtù di un «patto fiduciario» coi genitori, Antonio Rocca e Mariuccia Marchi, ma le vere proprietarie sarebbe loro, avendo prelevato dai propri conti correnti il denaro necessario all'acquisto dei beni per un valore di circa 700mila euro, oltre al pagamento delle spese per il processo di Rocca, circa 800mila euro.

La prima udienza davanti al giudice civile di Nuoro è fissata per il 16 dicembre. Se le tesi avanzate dai legali fossero accolte, i beni, sui quali grava il sequestro conservativo proprio per tutelare la minore, non potrebbero più essere «aggrediti» dalla figlia della vittima. «Non è bastato privare una bimba di sua madre - scrivono Graziella Dore e Giulia Zurru - ora continuano a sottrarle ciò che le spetta di diritto appigliandosi vergognosamente a qualsiasi cavillo legale. Quello che conta è tenersi in tasca i soldi che non avrebbero restituito una madre e il suo affetto a questa bambina, ma forse le sarebbero stati d'aiuto in questa difficile vita. (Ansa).

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