Dorgali, raccolta fondi per ricostruire la sede Pd
di Nino Muggianu
Il circolo Dem era stato pesantemente danneggiato da un attentato a luglio L’appello fa leva sul valore comunitario di un luogo aperto a tutti i cittadini
23 novembre 2019
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DORGALI. Dopo l'attentato che qualche mese fa ha reso inutilizzabile il circolo Dem, nasce un comitato per la sua ricostruzione. Ecco l'appello dei firmatari che si stanno impegnando nella raccolta dei fondi: “La sede del circolo Democratico, la scorsa estate è stato oggetto di un attentato, facendo esplodere delle bombole che hanno danneggiato e minato gravemente la stabilità della struttura, ma sopratutto, ha colpito intimamente ognuno di noi militanti e non, che in quei locali hanno trovato per tanti anni un luogo di aggregazione aperto a gruppi e a semplici cittadini”.
Nel documento diffuso in paese, si legge ancora: “Un luogo con porte spalancate non solo alla partecipazione politica ma anche a quella culturale e ricreativa. I locali sono stati costruiti 40 anni fa dai tanti volontari animati da un ideale di partecipazione popolare per la realizzazione di progetti i miglioramento economico e sociale della nostra comunità e dello stato democratico. Abbiamo usufruito della disponibilità di quei locali, ora come allora in una concezione della politica come qualcosa che appartiene a tutti che nasce dalla discussione, dal libero confronto e da scelte condivise. Oggi – conclude – quei locali danneggiati da quel vile attacco sono inagibili. I danni alla struttura sono stati quantificati in 60 mila euro. Nel ringraziare tutti coloro che ci sono stati vicini con straordinarie manifestazioni di solidarietà, vogliamo chiedervi di sostenere l'opera di ricostruzione dei locali con un contributo finanziario. Solo con il sostegno di tanti cittadini, enti, istituzioni, si può rispondere alla violenza, rialzando la testa con metodi pacifici e democratici , per questo è stato costituito il comitato per la ricostruzione del circolo democratico. Lo scopo e quello di reperire le risorse finanziarie e di ricostruire lo stabile”. Con questo obiettivo il comitato ha aperto un conto corrente nel Banco di Sardegna.
Nel documento diffuso in paese, si legge ancora: “Un luogo con porte spalancate non solo alla partecipazione politica ma anche a quella culturale e ricreativa. I locali sono stati costruiti 40 anni fa dai tanti volontari animati da un ideale di partecipazione popolare per la realizzazione di progetti i miglioramento economico e sociale della nostra comunità e dello stato democratico. Abbiamo usufruito della disponibilità di quei locali, ora come allora in una concezione della politica come qualcosa che appartiene a tutti che nasce dalla discussione, dal libero confronto e da scelte condivise. Oggi – conclude – quei locali danneggiati da quel vile attacco sono inagibili. I danni alla struttura sono stati quantificati in 60 mila euro. Nel ringraziare tutti coloro che ci sono stati vicini con straordinarie manifestazioni di solidarietà, vogliamo chiedervi di sostenere l'opera di ricostruzione dei locali con un contributo finanziario. Solo con il sostegno di tanti cittadini, enti, istituzioni, si può rispondere alla violenza, rialzando la testa con metodi pacifici e democratici , per questo è stato costituito il comitato per la ricostruzione del circolo democratico. Lo scopo e quello di reperire le risorse finanziarie e di ricostruire lo stabile”. Con questo obiettivo il comitato ha aperto un conto corrente nel Banco di Sardegna.